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Visualizzazione dei post da marzo, 2019

Esempio lettera presentazione. Metodo uno e metodo due.

Esempio lettera di presentazione.  Metodo uno e metodo due.  Nell'articolo della scorsa settimana avevo parlato di come scrivere una lettera di presentazione a un editore e dei due metodi che ho sperimentato negli anni. Un lettore mi ha chiesto di mostrare i due esempi in modo concreto e così, senza tanti giri di parole, ecco a voi la prima metodologia con cui scrivere una lettera di presentazione. Lettera di presentazione.  Metodo uno.  Gentile editore, -Come intestatario sarebbe meglio inserire il nome della persona che leggerà il materiale, ma nel caso non si sappia allora un saluto generico va più che bene.-  Mi chiamo Sharon Vescio, sono nata a Milano e ho ventitré anni. Mi interesso da sempre di letteratura e proprio per questo motivo ho aperto un blog dove poter condividere questa passione. Ho pubblicato articoli su riviste come “Il piacere di scrivere”, "Il mio libro" e collaboro con la rivista letteraria “Jolly Roger Magazine” come recen

Lettera di presentazione a un editore. Metodo uno o metodo due?

Lettera di presentazione a un editore  Con la pratica ho compreso che esistono due tipi di modi per scrivere la lettera di presentazione da proporre a un editore.  Per prima cosa è sempre bene ricordare che nell'intestazione bisogna inserire un saluto cordiale rivolgendosi alla persona che leggerà la lettera, nel caso in cui non si ha idea di chi sarà a compire l'azione allora si può inserire un saluto generico: gentile editore.  Poiché si sta parlando di una lettera bisogna presentarsi con nome, cognome e età.  Solo dopo i convenevoli bisogna inserire le proprie esperienze di pubblicazione, o eventuali concorsi letterari vinti.  Se non avete mai pubblicato nulla scrivetelo senza girarci intorno e non inserite partecipazioni a concorsi se non li avete vinti, perché è inutile.  Anzi dimostra che il vostro lavoro non è stato premiato e quindi fa sorgere il dubbio sulle vostre capacità.  La lettera si conclude con la presentazione dell'opera ch

Scrivere la sinossi. Il punto di vista sbagliato dell'autore.

Scrivere la sinossi  Per ogni autore scrivere la sinossi del proprio romanzo è un'impresa ardua, ma le difficoltà che si creano sono solo il frutto di un punto di vista errato. Prima di tutto è importante sapere che la sinossi non è la trama del romanzo, e quindi non deve essere scritta per enigmi omettendo parte dell'intreccio, ma al contrario si tratta di un testo che ha il compito di spiegare all'editore la struttura principale del manoscritto.  Non ci si sta rivolgendo a un potenziale lettore che deve essere affascinato e attratto della trama, ma a un editore che deve scegliere se investire del denaro sull'opera oppure no.  Una volta che si ha compreso la differenza tra ciò, si può andare a lavorare sul testo creando delle scalette.  Le scalette vanno divise per inizio, svolgimento e finale della storia.  Sì, nella sinossi va scritto anche il finale e non commettete l'errore di non farlo sperando così di suscitare curiosità nell'ed