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Scrivere la sinossi. Il punto di vista sbagliato dell'autore.

Scrivere la sinossi 


Per ogni autore scrivere la sinossi del proprio romanzo è un'impresa ardua, ma le difficoltà che si creano sono solo il frutto di un punto di vista errato.

Prima di tutto è importante sapere che la sinossi non è la trama del romanzo, e quindi non deve essere scritta per enigmi omettendo parte dell'intreccio, ma al contrario si tratta di un testo che ha il compito di spiegare all'editore la struttura principale del manoscritto. 

Non ci si sta rivolgendo a un potenziale lettore che deve essere affascinato e attratto della trama, ma a un editore che deve scegliere se investire del denaro sull'opera oppure no. 

Una volta che si ha compreso la differenza tra ciò, si può andare a lavorare sul testo creando delle scalette. 

Le scalette vanno divise per inizio, svolgimento e finale della storia. 

Sì, nella sinossi va scritto anche il finale e non commettete l'errore di non farlo sperando così di suscitare curiosità nell'editore, perché molto probabilmente avrete come risultato il solo fatto di far spazientire la persona responsabile della ricezioni manoscritti e quindi di essere scartati a priori. 

Dopo aver focalizzato l'attenzione sulle tre componenti principali della storia bisogna anche fare un quadro generale dei personaggi, dividendoli in base al ruolo che svolgono. 

I principali hanno il compito di portare avanti la storia e di farla evolvere, mentre non tutti i personaggi secondari sono importanti a questo fine. 

Perciò scegliete un punto di vista e fategli raccontare l'intreccio che ha maggiore valore nella storia. 

Dovete creare una storia nella storia, perciò immaginate il manoscritto completo come la cornice che andrà a racchiudere la sinossi. 

Non perdete tempo a menzionare nomi o caratteristiche se non hanno un obiettivo per la conclusione, ma invece cercate di far emergere il carattere o l'aspetto del personaggio scelto con poche parole studiate appositamente.  

Inoltre ricordatevi sempre di essere brevi e concisi, poiché dimostrare a un editore di essere in grado di riassumere in una sola pagina un'intera storia è un passo fondamentale per guadagnarsi un minimo di attenzione da parte della casa editrice. 

L'errore di cui vi ho accennato all'inizio di questo articolo consiste proprio nel fatto che molti autori credono di non poter tralasciare molti particolari della loro storia, e da ciò si genera una serie comprensibili di problemi nella stesura della sinossi. 

Come autori il nostro compito è presentare una storia, e di conseguenza, poiché la si ha anche scritta, bisognerebbe conoscere alla perfezione in modo in cui poterla dividere. 

La tanto temuta pressi della sinossi è una prova a cui tutti gli editori sottopongono gli autori, per il semplice motivo che permette loro di scartare molti romanzi dalla solo lettura di essa. 

La sinossi è un biglietto da visita e se scritta bene può invogliare l'editore a iniziare la lettura del romanzo, che di solito si svela per ciò che è già dalle prime pagine, ma a parte questo è bene ricordarsi che non ci si sta rivolgendo a un lettore, ma a un imprenditore e si sa che nessuno lavora gratis e senza sicurezze, ma questo è un altro discorso.

Quali sono le vostre esperienze in merito alla scrittura della sinossi? 

Avete trovato un modo per scriverla che ha ottenuto un riscontro positivo? 





Commenti

  1. Anch'io, una volta, mi trovavo a chiedermi cosa esattamente dovessi (e come) scrivere per fare una sinossi. Poi girando in rete qualche indicazione metodologica l'ho trovata e ci ho provata. E proprio una talent-scout che tu intervistasti anni fa a cui mandai una sinossi di miei racconti (che è necessariamente diversa da quella di un romanzo: per ogni racconto c'è la sua sinossi possibilmente breve) , mi fece quasi i complimenti perché la mia era una sinossi completa e ricca di particolari: evidentemente non barbosa. Bisogna farci la mano. Una sinossi, oltre a essere il biglietto da visita dell'autore, è anche il suo primo volantino pubblicitario per farsi conoscere e, speranzosamente, piacere.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Stefano.
      Non appena hai menzionato l’intervista della talent-scout ho subito capito di chi stessi parlando e mi fa piacere che tu sia riuscito a ottenere un riscontro positivo nella stesura della sinossi.
      Sì, scrivere una sinossi di più racconti necessità di una diversa attenzione ai vari testi.
      È anche vero che l’esperienza gioca un ruolo fondamentale nell’apprendere i propri errori e quindi, in teoria, nel migliorare. ☺️

      Elimina

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