Passa ai contenuti principali

La scrittura e gli amici immaginari


Cammino alla scoperta di una scrittrice emergente
Secondo capitolo:


Vi racconto un'altra storia che tratta di una bambina e dei suoi molteplici amici immaginari.

Sono sempre stata una persona solitaria, ma sono nata con lo spirito di una guerriera, la vita però ha provato un'infinità di volta a plasmare e a schiacciare la mia anima, ma la mia passione mi ha sempre aiutata a combattere, a testa alta ho affrontato le mille sfide che il cammino mi ha posto innanzi alla mia persona.

I miei amici immaginari esistono ancora tutt'oggi, forse non nella mia mente, ma nel cuore si, vivono indelebilmente nella parte che mi permette ancora di essere bambina e di credere nei sogni.

Non è facile crescere con questa affinità, se così la si può realmente chiamare, i miei coetanei mi guardavano di traverso quando raccontavo loro le mie imprese affiancata dai miei amici invisibili, gli adulti non capivo proprio cosa volessi dire e molte volte mia madre mi ha trovato a parlare da sola, nell'oscurità della mia camera, con la musica a balla, ballavo seguendo la mente e gli scenari che avevo creato.

Vedevo principesse e principi, castelli e paesi lontani, mari dall'acqua dolce e montagne grandi quanto una persona.

Immaginavo di essere una regina nel suo castello e di avere dei servitori, di mangiare frutti esotici e di cavalcare un cavallo dal manto bianco come la neve.

Sognavo di essere un'eroina in una battaglia futura, mentre il mondo giaceva terrorizzato aspettando un aiuto e allora arrivavo sul dorso di un leone nel bel mezzo dello scontro e il ruggito dell'animale era l'avviso dei soldati.

Mi viene da sorridere a ripensare a quante imprese abbia vissuto nella mia mente, forse non ho viaggiato con il corpo, ma la testa mi ha fatto un grande dono, il quale mi ha permesso di essere libera da una schiera di bambini progettati per una vita imposta.

Sin da ragazzina ho sempre saputo di non poter seguire la massa, non avrei potuto nemmeno volendo, mi immaginate in una fabbrica mentre danzo con i rospi?

No certo che no, anche a me sembrava assurdo e così ho seguito il mio cuore, non so ancora dove mi porterà, ma sono orgogliosa dei progressi e dei passi che ho fatto.

La cosa più strana è che non ho mai sognato un principe azzurro per me, non mi piaceva immaginarmi debole e in attesa del cavaliere e con gli anni questa prospettiva non è affatto cambiata, anzi ho capito che fin da bambina avevo il coraggio di un uomo medievale.

La solitudine è un termine relativo, non mi sono mai sentita sola, avevo sempre al mio fianco i miei amici immaginari, mi hanno sempre tenuto compagnia e rafforzato l'anima nei momenti di maggiore sconforto.

Ben presto ho capito di voler diventare una scrittrice e da allora nessuno è mai riuscito a farmi desistere, nessun commento negativo, nessuna presa in giro, nemmeno le parole di schermo mi hanno mai spaventata.

Non smetterò mai di credere nei miei sogni, altrimenti che vita sarebbe?

Nota autrice


Avete mai avuto degli amici invisibili, oppure sono pazza come crede la maggior parte della gente che mi conosce? 




Commenti

  1. Da bambino avevo anch'io un amichetto d'invenzione. Ma non mi ricordo cosa ci facessi assieme. La vita o la si vive o la si scrive mi pare abbia detto Pirandello. A quanto pare chi ama scrivere ha scelto la seconda opzione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Stefano. ☺️
      Vero, alla fine ho scelto di scriverla la vita, ma da bambina era una lotta continua tra il presente e l’immaginazione e non era facile trovare il giusto equilibrio.
      Io ricordo quasi tutti i miei amici immaginari, ma la maggior parte di loro sono già presenti nelle storie che ho scritto. Da bambina mi era difficile capire l’impellente desiderio di inventare facce o scene non reali, a volte inventavo conversazioni reali per placare quel bisogno. La gente tendeva a scansarsi e a pensare che avessi qualche rotella fuori posto, nessuno capiva, tranne la mia maestra che, alla fine, ha trovato il modo per aiutarmi a sfogare il mio bisogno tramite la lettura. ☺️

      Elimina
  2. Io non sono autobiografico nei miei scritti. O, meglio, ci sono sotto mentite spoglie perché conosco l'argomento avendolo vissuto. Mi raccomando - ti sarà certamente sfuggito: capita talvolta nella fretta anche a me - ma il plurale di faccia è facce non "faccie". Uno scrittore non può permettersi una tale licenza. Ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sai che non trovo la parola? Sei sicuro che sia nel testo? Perché lo so che non si scrive con la “i” il plurale di faccia. 🤔

      Elimina
  3. Risposte
    1. Non riesco proprio a trovarla. Per adesso ti ringrazio, prima o poi salterà fuori. 😳

      Elimina
  4. E' nella tua risposta. Nel testo (penultimo paragrafo) trovo un "Ben presto capì di voler diventare una scrittrice". passi improvvisamente dalla prima alla terza persona? Comunque... continua a sognare!

    RispondiElimina

Posta un commento

Se commenti per la prima volta, ti consiglio di:
1) accedere all'account con cui vuoi firmarti
2) ricaricare la pagina
3) solo allora inserire il commento.
Se vuoi rimanere aggiornato sulla conversazione via e-mail ti consiglio di mettere la spunta su "inviami notifiche".
Il tuo parere conta, ma non dimenticarti di esprimerlo!

Post popolari in questo blog

Analisi -Oceano Mare- di Alessandro Baricco

Analisi  -Oceano Mare- di Alessandro Baricco Vorrei solo fare una piccola premessa, visto che questo romanzo è diviso in tre parti, andrò ad analizzarlo in sequenza ordinata. Giusto per evitare fraintendimenti e confusione futura. Sin dal primo capitolo la lettura mi ha trasmesso un senso di calma infinita. Come se in quel momento non avessi altro posto dove stare, se non con la faccia in mezzo a quelle pagine.  Nel prologo troviamo un personaggio non definito nell'aspetto, ma ben descritto nell'anima, con una donna che non sembra a primo impatto collegata alla scena in se stessa, ma come se venisse direttamente dal di fuori del libro.  Ho trovato lo stile narrativo e stilistico di Baricco molto particolare. Il suo modo di inserire un discorso diretto rimane confuso in punteggiatura, eppure perfettamente comprensibile per la mente.  Inoltre l'inserimento iniziale della bambina trovo che sia molto suggestivo, proprio per la caratt...

Recensione - Stupide scommesse di Delia Deliu -

Recensione - Stupide scommesse - Delia Deliu  Titolo : Stupide scommesse Autore : Delia Deliu Editore : ErosCultura Genere : Romanzo erotico Formato : ebook Prezzo :   €3,99 Data pubblicazione : 13 settembre 2017 Protagonisti : Davide, Maria, Daria Pagine : 138 Trama: Davide Dama è un diciottenne che fa una scommessa con gli amici per dimostrare la sua capacità di seduzione, quindi vuole portarsi a letto Maria, una bella trentenne ubriaca, conosciuta in un bar.  Quello che doveva essere il semplice divertimento di una notte, si trasforma nell’ossessione della sua vita e per anni lui continua a fare il cinico seduttore alla ricerca della donna senza un cognome che non riesce più a rintracciare. Il destino fa conoscere al protagonista, nel frattempo diventato un avvocato famoso, Daria Conti, una giovane innamorata dello stile gotico. Lei ha tutto quello che lui desidera in una donna: è sensuale, affascin...

Recensione - Punti cardinali - edita da Chance Edizioni

Titolo: Punti Cardinali Autore: Autori Vari ISBN: 9788894352801 Pagine: 152 Anno di Pubblicazione: 2018 Formato: Cartaceo Prezzo di Copertina: € 12,00 Recensione - Punti cardinali -  Edita da Chance Edizioni Scrivere un racconto breve non è impresa da sottovalutare, anzi, al contrario di un romanzo, risulta essere un po' più difficoltoso per via dello spazio ristretto in cui l'autore è costretto a narrare; proprio in questo spazio s'intuisce l'abilità di un autore, poiché egli deve costruire uno o più personaggi e farli muovere in condizioni limitate per delineare un'ambientazione che riesca a suscitare la giusta coerenza.   Per di più caratterizzare un personaggio non è facile nemmeno nell'arco di un intero romanzo, figuriamoci in un paio di pagine.  Questo è uno dei motivi che dovrebbe spingere ogni autore a tentare la stesura di un racconto, per mettersi alla prova a capire quanto stile esista nel suo animo.   Per...

10 guida: Le macro sequenze e le micro sequenze in un romanzo

Come scrivere un romanzo e comunicare un messaggio: Decimo capitolo - Usare le macro sequenze e micro sequenze per scrivere con ordine e logica -  Ciao a tutti, come è andata la lotta contro lo sconforto? Questa settimana lavoreremo molto sull'azione del retroscena di un romanzo e visto che avete avuto del tempo per pensare e chiarirvi le idee su quello che davvero volete concludere con la scrittura, quest'oggi possiamo affrontare un tema che si collega alla penultima lezione, che trattava la spiegazione delle sequenze.  Una sequenza può essere anche definita macro sequenza e poi divisa a sua volta in una micro sequenza; servono ad avere una visione più ampia dell'intera idea della storia. In breve: le seconde, trattano un evento principale del segmento narrativo in maniera più blanda, ad esempio azioni secondarie; mentre la prima, che potrebbe definirsi anche una semplice sequenza, deve incentrare la narrazione sugli avvenimenti più importanti. ...

Analisi del racconto " Il cuore rivelatore " di Edgar Allan Poe

Analisi del racconto " Il cuore rivelatore " di Edgar Allan Poe La storia viene raccontata dal punto di vista del narratore di cui non viene specificata l'età, o il nome, le caratteristiche fisiche e nemmeno viene narrato il suo passato, praticamente non sappiamo nulla di questo personaggio o la sua collocazione spaziale e temporale, il protagonista si rivela in rapporto a un'unica attività, condotta in solitudine e in isolamento. Ciò che ho potuto constatare di quest'uomo sono le sue condizioni psicologiche e caratteriali nei momenti salienti del racconto: - Durante il resoconto: Trepida attesa ed ossessionato dall'occhio del vecchio, - Nell'attesa notturna: Ossessionato e irrequieto nel preparare l'omicidio, - Nel momento dell'omicidio: Distaccato e sollevato di aver posto fine al suo unico obbiettivo, - All'arrivo della polizia: Fiducioso e senza nulla da nascondere, - Nei momenti che precedono la confess...