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Daniel Di Benedetto - Il senso della colpa -


Rubrica settimanale degli scrittori 

Buon mercoledì e ben ritrovati con la rubrica settimanale.
Quest'oggi vi presento un autore della casa editrice Dark Zone che pubblicherà il romanzo per il lancio al Salone del Libro di Torino 2018.
Il romanzo sarà disponibile presso lo stand della Dark Zone. 

Biografia autore - Daniel Di Benedetto: 




Daniel Di Benedetto nasce a Torino il 21 ottobre del 1981 e tuttora, nonostante tutto, vive da quelle parti.

Ha un pensiero fisso nella testa.

Vedere sorridere le persone.

Scrive su un blog da oltre dieci anni (http://halfangel.iobloggo.com), inoltre collabora periodicamente col sito internet www.nabikiblob.com dove si occupa dello spazio dedicato ai “cassetti della memoria”, dal quale è nato un vero e proprio “spin off”, un blog molto seguito e apprezzato (http://cassettidellamemoria.wordpress.com) e nel pochissimo tempo libero, oltre a cercare sempre l'ispirazione per provare a raccontare storie nuove, ha un classicissimo lavoro da impiegato.

Ha due passioni:

Una è il calcio (è orgogliosamente "gobbo" dalla nascita, e ha giocato per oltre vent'anni a pallone come portiere in tutte le categorie dilettantistiche regionali).

L'altra è la sua Piccola Principessa. Sua figlia.

Che sorride molto più di lui. E molto meglio.

Ha iniziato a scuola a raccogliere pensieri su decine di bloc notes e quaderni, cercando di migliorarsi sempre e alla ricerca continua e perenne di uno stile narrativo riconoscibile e efficace. 

Nel 2003 finalmente si decide a raccogliere alcuni racconti scritti negli anni e sempre gelosamente tenuti nascosti, in una raccolta autopubblicata intitolata “L'altra metà dell'Angelo” che ha riscosso un discreto micro seguito, così da convincere la perenne pigrizia che lo perseguita a cimentarsi con un romanzo breve dalle atmosfere vagamente noir dal titolo “Per non perderti”, col quale partecipa a diverse fiere e presentazioni in giro per l'Italia insieme al gruppo SEU.

Alcuni suoi racconti hanno partecipato e sono stati selezionati in antologie pubblicate in seguito a concorsi letterari.

Nella seconda metà del 2016 una nuova edizione di “Per non perderti” vede la luce grazie a Francesca Pace che decide di farlo entrare nella propria squadra. 

Diventa così a tutti gli effetti un autore della DZ EDIZIONI, venendo soprannominato affettuosamente “Il lato intimista della Dark Zone”. Con questa casa editrice a maggio 2017 pubblica il nuovo romanzo dal titolo “Waiting” .

Questo romanzo, che punta tutto sulle emozioni reali della vita e gioca con i vari tipi di attesa che si possano avere nelle diverse età, conquista subito una buona fetta di pubblico e ottime recensioni. Il libro piace tanto da andare in ristampa dopo appena una settimana dal lancio, avvenuto al Salone Internazionale del Libro di Torino.

Trama - Il senso della colpa - 



Il corpo avvolto tra le lenzuola, le mutandine sfilate e il sorriso di Anna che non tornerà più. 

Il maresciallo Giuseppe Occhipinti deve indagare sulla morte di quella ragazza che aveva imparato ad amare come un padre e come un fratello. 

Ricostruire la vita di una persona che pensava di conoscere e che scoprirà essere sempre più lontana dall'idea che aveva di lei. Notti brave, droga, amori fugaci. 

Una storia raccontata a più voci e che viaggia su binari paralleli fino a ricongiungersi in un finale dove niente è davvero quello che sembra, in un crescendo di adrenalina senza alcun filtro, sullo sfondo di una Torino mai così viva e pulsante prima d'ora. 

Fine presentazione!


Cosa ne pensate? 

La trama vi incuriosisce? 


Commenti

  1. La trama mi ha veramente incuriosita anche se non è esattamente il mio genere :) però sembra veramente interessante :)

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    1. Ciao!
      Ti ringrazio... spero di incuriosirti al punto da accettare la scommessa di leggerlo e dirmi che ne pensi, nel bene e nel male... 😊

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  2. Buongiorno. Pronto a rispondere al mio solito ingerrogatorio? Spero di sì. Anche io come te ho scatoloni di racconti, frasi appuntate tra quaderni e libri di scuola, credo anche di aver perso molte cose a forza di accumolarle e spostarle. Hai mai perso niente tu? Mai perso frasi che avevi appuntato qua e là? Mai perso te stesso?

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    Risposte
    1. Ahahahahah eccomi!
      Perso frasi e appunti, sempre! Più che perso, li accantono e me ne dimentico! Ma questo per esempio è un racconto scritto anni fa, non completo diciamo. L'ho ripreso e trasformato e ora sono fiero del risultato

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  3. Devo dedurre che tu non sia uno scrittore metodico. Come è nato "Il senso della colpa"?

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    1. Ho imparatoiniziato a essere metodico. Prima andavo avanti con l'ispirazione. Ora, senza una scaletta premeditata non mi accingo nemmeno a iniziare 😜
      Sul come sia nato, ho risposto inconsapevolmente sopra 😊

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  4. Anche tu usi più punti di vista per scrivere, come ti ci trovi? Come ti trovi a cambiare registro e panni da vestire? Ti confondi mai?

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    1. Anche negli altri miei scritti c'è sempre il diverso punto di vista, il "ping pong" tra un io narrante e l'altro. Mi serve a costruire una storia come un puzzle. Ogni punto di vista differente è un tassello che serve per vedere e comporre l'immagine finale. Non mi confondo, anzi è divertente giocare con i diversi profili psicologici dei personaggi

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    2. Entrare nei vari personaggi è divertente e difficile al tempo stesso perchè bisogna saper gestire il loro caratttere e la loro psicologia.

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  5. Ho risposto prima a tutti, ma non vedo le risposte...
    Nel caso rifaccio 😜

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  6. Cosa vuoi offrire al pubblico con questo tuo romanzo?

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    1. Uno spaccato di vita. Di come il Senso di Colpa ci annebbi il cervello e come anche le persone che ci sembrano più vicine, in realtà non le conosciamo così bene...

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  7. Io di solito non leggo giaali, thriller, horror dammi una buona ragione per leggere il tuo romanzo? Anche più di una.

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    1. Perché il noir è solo una sfumatura presente nel libro. C'è molta introspezione psicologica dentro, i personaggi sono ricchi di sfumature differenti, è più narrativa che noir...

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  8. Cosa vorresti che il lettore riuscisse a comprendere con il tuo romanzo?

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    1. Come dicevo prima, mi piacerebbe ci si potesse accorgere di quanto bisognerebbe vivere il presente per non ritrovarsi ad avere rimpianti di alcun tipo...

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  9. tre aggettivi per descrivere la tua ultima fatica letteraria

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  10. Domanda più importante, ormai la rivolgo a tutti gli autori che partecipano a questa rubrica: ti senti uno scrittore?

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    Risposte
    1. Mi sento una persona che ama scrivere. E con l'esperienza sta imparando alcune tecniche fino a poco tempo fa sconosciute, acquisendo mezzi e consapevolezza. Fino a che ci saranno lettori che accetteranno la scommessa delle mie parole e verranno a lasciare il loro feedback (non per forza positivo, la critica costruttiva aiuta a crescere e migliorarsi, sempre), e soprattutto fino a quando avrò storie che bussano per essere raccontate... perché no?

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