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Isabel Del Greco - White Lies -


Rubrica settimanale degli scrittori 


Buon mercoledì con il consueto appuntamento settimanale della rubrica. 

Quest'oggi vi presento Isabel Del Greco, autrice del romanzo - White Lies - uscito poche settimana fa e di cui potete trovare la recensione a questo link

Bando alle ciance e partiamo con la presentazione. 

Biografia autrice 

- Isabel Del Greco - 


Mi chiamo Isabel e, prima che qualcuno lo chieda, la Spagna non c’entra nulla. 

Mia mamma ha sempre avuto il chiodo fisso di Isabel Allende, e mio papà ha sempre avuto il chiodo fisso di non contraddirla. Sono mancina e sono rossa naturale. 

Secondo la Direttrice del collegio che ho frequentato fino a sedici anni, erano due segni della mia inclinazione verso il peccato. 

Il terzo lo scoprii all'ultimo anno delle scuole medie, quando due ragazzini ripetenti avevano cominciato a strusciarsi contro noi ragazze, per farci sentire la prepotenza della loro sessualità nascente. 

Le mie compagne avevano denunciato il fatto alla Direttrice, io me ne ero stata zitta e buona, perché avevo scoperto che mi piaceva da morire. 

Di me stessa, dovrei dire che sono una esordiente scrittrice di porno-rosa, se non fosse per il fatto che di rosa, nelle mie storie, se ne intravede davvero poco. 

Di sesso, in compenso, ne troverete un bel po'… e questa seconda opera che pubblico con Eroscultura ne è la conferma.

Trama - White Lies - 


Annalisa è una studentessa-modello, con una famiglia perfetta, un fidanzato perfetto, una vita perfetta. 

Ha solo un problema: vuole di più. 

L’incontro con la misteriosa Rouge, avvenuto in un locale alla moda della movida milanese, le dischiude all'improvviso nuovi e desiderabili orizzonti di trasgressione e avventure erotiche. 

Annalisa scopre in se stessa voglie e appetiti inaspettati, che la inducono a stravolgere la propria vita dalle fondamenta. 

Zittire la propria ragione, abbandonandosi all'istinto, le pare a un tratto l’unica scelta possibile.

Guidata dalla torbida presenza di un insospettabile amico di famiglia, Annalisa scopre così che il sesso va ben oltre i baci rispettosi e le mani ben educate del suo fidanzato. 

Le ragazze di buona famiglia, però, non fanno certe cose, restano sui binari che sono stati tracciati per loro e, soprattutto, dicono sempre la verità. 

Per afferrare la vita che desidera e raggiungere inattese, elevate vette di perversione, Annalisa deve infrangere tutte queste regole, e imparare la sofisticata arte della menzogna. In fondo, sono solo White Lies, bianche, innocenti bugie. O no? 

ADATTO A UN PUBBLICO ADULTO .

Fine presentazione! 


Dopo aver letto il romanzo ed espresso la mia opinione sotto forma di recensione ---> Link - posso dire che questa storia ha davvero tanto da comunicare e ancor di più da insegnare.

Una trama che fa riflettere e mette in luce degli aspetti importanti del comportamento dell'essere umano.

Un continuo mettersi in discussione e un apprendimento di se stessi tramite fatti e decisioni. 

Mi astengo dal dire altro sul romanzo, ma Isabel quest'oggi è con noi, e ha saltato la fila per la rubrica, grazie alla sua partecipazione al gioco letterario della domenica nel gruppo Facebook collegato al blog in cui ha vinto. 

Se vi interessa sapere altro non perdete l'occasione di seguirmi in modo diretto sui social. 

- Leggereste mai questo romanzo? -

- Cosa ne pensate del genere erotico? - 

Commenti

  1. Come dicevo la volta scorsa vivo in un perenne romance. Come si passa dal romance a questo? Voglio dire come si fa a non risultare banali e scontati quando si descrivono scene di sesso?

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    1. Cara Samantha, se fossi Von Klausewitz forse ti risponderei che il sesso è la prosecuzione del romance con altri mezzi, ma per onestà devo anche confessarti che trovo il romance spesso banale e scontato quanto e più degli erotici. La verità è che non ho mai avuto la tentazione di scrivere un romance e quindi non ho mai avuto il problema di passare dal romance a... questo. Rispetto al cuore della tua domanda, credo che il segreto stia nel non concepire il racconto erotico come un susseguirsi di scene, ma come una qualunque narrazione, che ha un substrato di emozioni, un tessuto di relazioni e dipende in tutto dalle personalità e dalle motivazioni dei personaggi coinvolti. Se non ci si limita alla didascalia, ma si esplora la profondità di un vissuto, è assai più facile evitare la banalità. Credo che questo valga per le scene di sesso, e in fondo valga anche per il sesso in generale. Se ti preoccupi solo di passare da una posizione all'altra, che erotismo c'è? Sono le emozioni a colorare il tutto, gli scambi... In Rouge ho scritto dieci racconti erotici, ciascuno con una sfumatura emotiva differente. Il primo è sotteso da una motivazione narcisistica, il secondo da un affetto lontano ritrovato, il terzo da un desiderio di autoannientamento, il quarto e il quinto sono una tortuosa vendetta, il sesto è un gioco surreale, il settimo seduzione, l'ottavo tenerezza, il nono un gioco condiviso, il decimo... avidità ed espiazione.
      In White Lies la protagonista ha tre partner e con ciascuno di essi instaura una relazione diversa. Pura carnalità con uno, desiderio di scoperta con l'altro, romanticismo col terzo. Le sfumature del sesso sono assai più di cinquanta, ho appena cominciato a esplorarle...

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  2. Quando hai capito che l'erotico era la tua strada?

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  3. Hai mai provato a cimentarti in altri generi?

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    Risposte
    1. Sì. Ho appena ultimato un thriller psicologico. Il mio primo romanzo è stato un action-cyberpunk, e ora sto lavorando a un fantasy con sfumature dark.

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  4. Pensi che tutti abbiam un alter ego privo di freni inibitori e sia solo il pensare comune a farci restare sulla retta via?

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    Risposte
    1. No, non credo che sia una cosa che vale per tutti. Ciascuno di noi nasce con delle caratteristiche che poi affina, massimizza o minimizza nel corso della propria storia personale. I nostri percorsi ci portano a sviluppare inclinazioni verso una piega dell'esistenza o un'altra. Esistono quelli che liberano i propri impulsi senza pudore, quelli che li reprimono, e quelli che non li provano, o li provano in modo assai più misurato. Credo che nel mondo debba esserci posto per tutti e per ogni inclinazione, a patto di non ledere i diritti altrui. Vale per lo scambismo, il BDSM... per ogni istinto o fantasia, fino a quando è consensuale. Anche la fantasia di non avere fantasie è un diritto sacrosanto. Spesso sento o leggo colleghe che scrivono erotici prendere in giro chi certi impulsi non li prova, ma io credo che non sia giusto. A me piace il blu e ad altre il rosa, chi può dire chi abbia ragione?

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