Passa ai contenuti principali

10 guida: Le macro sequenze e le micro sequenze in un romanzo


Come scrivere un romanzo e comunicare un messaggio:
Decimo capitolo
- Usare le macro sequenze e micro sequenze per scrivere con ordine e logica - 


Ciao a tutti, come è andata la lotta contro lo sconforto?

Questa settimana lavoreremo molto sull'azione del retroscena di un romanzo e visto che avete avuto del tempo per pensare e chiarirvi le idee su quello che davvero volete concludere con la scrittura, quest'oggi possiamo affrontare un tema che si collega alla penultima lezione, che trattava la spiegazione delle sequenze. 

Una sequenza può essere anche definita macro sequenza e poi divisa a sua volta in una micro sequenza; servono ad avere una visione più ampia dell'intera idea della storia.

In breve: le seconde, trattano un evento principale del segmento narrativo in maniera più blanda, ad esempio azioni secondarie; mentre la prima, che potrebbe definirsi anche una semplice sequenza, deve incentrare la narrazione sugli avvenimenti più importanti.

Per non annoiarvi ulteriormente con questi discorsi e per permettervi di capire appieno questo argomento, provo a farvi un esempio concreto.

Sequenza - Macro sequenza - Evento principale:

Maria ci teneva così tanto a vedere Fabio che quella mattina si era preparata apposta nella speranza di incontrarlo in pausa pranzo.

Fabio era solito fermarsi nella trattoria del paese a pranzare e Maria aveva organizzato un incontro con le amiche per avere la possibilità di vedere il suo volto anche solo di sfuggita

Micro sequenza - Azione secondaria:

Nel tragitto da casa sua alla trattoria, Maria non riusciva a tenere gli occhi fissi sulla strada, conosceva a memoria il percorso, ma il fatto che continuava a guardarsi allo specchio, faceva girare molte persone con espressioni sorprese.

Ed ecco a voi due esempi molto pratici e banali, al momento è l'unico cosa che mi è venuta in mente, ma chiarisce la differenza tra una e l'altra; la prima non può essere modificata, mentre la seconda potrebbe anche non essere inserita affatto e la storia continuerebbe con Maria che arriva all'incontro con le amiche senza descrivere il suo tragitto.

Devo però essere sincera con voi, personalmente uso un altro metodo, questo che vi ho esposto è quello più conosciuto, ma per avere uno schema più ampio e ogni particolare sott'occhio, preferisco usare la sequenza come evento principale, esempio:

Sequenza - Evento principale:

Maria ci teneva così tanto a vedere Fabio che quella mattina si era preparata apposta nella speranza di incontrarlo in pausa pranzo.

Fabio era solito fermarsi nella trattoria del paese a pranzare e Maria aveva organizzato un incontro con le amiche per avere la possibilità di vedere il suo volto anche solo di sfuggita
Poi continuo con la macro sequenza usandola come azione secondaria, esempio:

Macro sequenza - Azione secondaria:

Nel tragitto da casa sua alla trattoria, Maria non riusciva a tenere gli occhi fissi sulla strada, conosceva a memoria il percorso, ma il fatto che continuava a guardarsi allo specchio, faceva girare molte persone con espressioni sorprese.

Infine utilizzo la micro sequenza come un'espansione di entrambe, esempio:

Micro sequenza - Espansione:

Maria doveva muoversi o avrebbe fatto tardi al suo appuntamento, non che le importasse fare aspettare le sue amiche, ma doveva assolutamente vedere Fabio e sapeva che nel giro di un quarto d'ora, lui avrebbe girato la schiena proprio al tavolo che avevano prenotato.

Riuscite a vedere la differenza tra i due metodi?

Nel primo rimane completo in modo incompleto, statico e fermo nella sua idea, nel secondo invece, avete più possibilità di muovervi attraverso la storia.

Conoscere i dettagli che non rivelerete mai al lettore, fa un enorme differenza, il romanzo vi appartiene, nasce dalla vostra testa e pertanto dovreste sapere per filo e per segno ogni retroscena.

Cosa ne pensate dell'argomento di oggi?

Voi quale metodo preferite usare?

Esercizio: 

Riuscite a scrivere un breve testo come nell'esempio che ho fatto sopra?

Usate le macro sequenze e le micro sequenze nello scrivere il romanzo?

Quanta importanza gli date?

A presto, come sempre la vostra Sharon.

Commenti

  1. Interessante! Le ho utilizzate in maniera spontanea, cioè senza sapere che si chiamassero così!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Alessandra, é un piacere condividere le idee e per questo posso dirti che l'utilizzo delle sequenze avviene quasi sempre in maniera spontanea, con poi le loro rispettive suddivisioni.
      Ti consiglio di leggere l'articolo sulle sequenze vere e proprie, spiega cosa sono e come usarle in maniera logica.
      Potrebbero servirti per evitarti il blocco dello scrittore.
      Fammi poi sapere cosa ne pensi 😊

      Elimina

Posta un commento

Se commenti per la prima volta, ti consiglio di:
1) accedere all'account con cui vuoi firmarti
2) ricaricare la pagina
3) solo allora inserire il commento.
Se vuoi rimanere aggiornato sulla conversazione via e-mail ti consiglio di mettere la spunta su "inviami notifiche".
Il tuo parere conta, ma non dimenticarti di esprimerlo!

Post popolari in questo blog

Analisi del racconto " Il cuore rivelatore " di Edgar Allan Poe

Analisi del racconto " Il cuore rivelatore " di Edgar Allan Poe La storia viene raccontata dal punto di vista del narratore di cui non viene specificata l'età, o il nome, le caratteristiche fisiche e nemmeno viene narrato il suo passato, praticamente non sappiamo nulla di questo personaggio o la sua collocazione spaziale e temporale, il protagonista si rivela in rapporto a un'unica attività, condotta in solitudine e in isolamento. Ciò che ho potuto constatare di quest'uomo sono le sue condizioni psicologiche e caratteriali nei momenti salienti del racconto: - Durante il resoconto: Trepida attesa ed ossessionato dall'occhio del vecchio, - Nell'attesa notturna: Ossessionato e irrequieto nel preparare l'omicidio, - Nel momento dell'omicidio: Distaccato e sollevato di aver posto fine al suo unico obbiettivo, - All'arrivo della polizia: Fiducioso e senza nulla da nascondere, - Nei momenti che precedono la confess

Analisi del racconto " Il gatto nero " di Edgar Allan Poe

Analisi del racconto " Il gatto nero " di Edgar Allan Poe " Per il racconto più straordinario, e al medesimo tempo più comune, che sto per narrare, non aspetto né pretendo di essere creduto. Sarei davvero pazzo a pretendere che si presti fede a un fatto a cui persino i miei sensi respingono la loro stessa testimonianza. Eppure pazzo non sono, e certamente non vaneggio. Ma domani morirò, e oggi voglio scaricare la mia anima. " Edgar Allan Poe ci propone questo sensazionale racconto con un esordio sorprendente retrospettivo. La storia è scandita in due segmenti ben differenziali, il racconto sembra ripetere due itinerari simili: dalla felice o quantomeno appagante presenza del gatto alla caduta morale.  Due atti delittuosi segnano la fine dei due segmenti e aprono rispettivamente alla perdita economica conseguente all'incendio dell'abitazione del protagonista e alla sua condanna a morte. Una serie di doppi affiorano nel racconto e con

Esempio lettera presentazione. Metodo uno e metodo due.

Esempio lettera di presentazione.  Metodo uno e metodo due.  Nell'articolo della scorsa settimana avevo parlato di come scrivere una lettera di presentazione a un editore e dei due metodi che ho sperimentato negli anni. Un lettore mi ha chiesto di mostrare i due esempi in modo concreto e così, senza tanti giri di parole, ecco a voi la prima metodologia con cui scrivere una lettera di presentazione. Lettera di presentazione.  Metodo uno.  Gentile editore, -Come intestatario sarebbe meglio inserire il nome della persona che leggerà il materiale, ma nel caso non si sappia allora un saluto generico va più che bene.-  Mi chiamo Sharon Vescio, sono nata a Milano e ho ventitré anni. Mi interesso da sempre di letteratura e proprio per questo motivo ho aperto un blog dove poter condividere questa passione. Ho pubblicato articoli su riviste come “Il piacere di scrivere”, "Il mio libro" e collaboro con la rivista letteraria “Jolly Roger Magazine” come recen