Svegliarsi la mattina per me è sempre
stato un trauma, per questo sono costantemente di fretta, ma, come al
solito, non m’importa più di tanto, visto che devo andare a
lavorare e non a una sfilata di moda. Ho iniziato a fare la
parrucchiera un anno e mezzo fa e, come allora, adoro quello che
faccio, solo che certe volte ho talmente tanti dubbi che non sono più
sicura di niente.
La vita è difficile, il lavoro mi permette di costruirmi un futuro, ma se vi dicessi che il mio sogno nel cassetto è diventare una scrittrice? Adesso riuscite a capire in parte i miei dubbi? Anche se mi piace, mi sento sempre fuori posto, ho paura di dover lasciar perdere il mio sogno per assicurarmi un domani un posto decente all'interno della comunità.
Chissà come mai di prima mattina vengono sempre questi pensieri angosciosi, forse durante la notte l'inconscio porta a galla tutte le cose che, una volta svegli, non si riesce ad ammettere. Mi alzo, lasciandomi alle spalle conclusioni dolorose e mi preparo.
La vita è difficile, il lavoro mi permette di costruirmi un futuro, ma se vi dicessi che il mio sogno nel cassetto è diventare una scrittrice? Adesso riuscite a capire in parte i miei dubbi? Anche se mi piace, mi sento sempre fuori posto, ho paura di dover lasciar perdere il mio sogno per assicurarmi un domani un posto decente all'interno della comunità.
Chissà come mai di prima mattina vengono sempre questi pensieri angosciosi, forse durante la notte l'inconscio porta a galla tutte le cose che, una volta svegli, non si riesce ad ammettere. Mi alzo, lasciandomi alle spalle conclusioni dolorose e mi preparo.
La prima cosa che faccio è colazione,
poiché il pasto più importante della giornata, o almeno così
dicono, io lo faccio principalmente perché ho fame, perché senza
non riuscirei ad affrontare la giornata, indosso la mia solita divisa
e mi precipito fuori casa per andare a prendere il pullman. La neve
ricopre il verde del prato e mi rendo conto che è inverno, siamo
quasi a Natale, il tempo passa e io non ho concluso ancora niente.
Certa di dovermi scrollare questi pensieri di dosso, mi metto ad
ascoltare musica per tutto il tragitto.
Anche la musica è una forma d'arte,
riesce a distaccarti dal mondo reale, proprio come quando leggo o mi
immergo nella scrittura e nelle sue fantasie, ma come ogni cosa bella
deve avere una fine e la porta d'ingresso nel mondo reale mi aspetta.
La giornata è appena iniziata ed entrare con un sorriso è la cosa più importante, per questo mi piace stare in mezzo alla gente, perché basta sorridere e nessuno fa domande, che poi mi sono sempre chiesta cosa avrà mai un sorriso rispetto a quello che vedi negli occhi di una persona da far si che gli altri diano per scontato che va tutto bene.
La giornata è appena iniziata ed entrare con un sorriso è la cosa più importante, per questo mi piace stare in mezzo alla gente, perché basta sorridere e nessuno fa domande, che poi mi sono sempre chiesta cosa avrà mai un sorriso rispetto a quello che vedi negli occhi di una persona da far si che gli altri diano per scontato che va tutto bene.
Entro al lavoro di corsa, salutando la mia
titolare che ricambia, mi metto subito all'opera visto che la prima
cliente della giornata è già arrivata.
- Venga, la faccio accomodare di qua - le
faccio strada fino al posto consulenza e aspetto che si sieda prima
di prepararla, e, una volta capito quello che desidera, inizio il
lavoro.
- Piacere Patrizia, sei nuova? - si
presenta cordialmente la signora.
- Piacere mio, Sharon, sì, sono arrivata
due mesi fa.
Mi piace subito quella signora, cosi
composta e gentile allo stesso tempo, poi scopro che è una maestra e
mi ricorda tanto la mia delle elementari, colei che mi spinto verso
il mondo della scrittura.
Attratta da una forza maggiore, inizio a
raccontare alla signora Patrizia la mia passione della lettura
- Anche a me piace leggere, ho partecipato pure a
concorsi letterari - questo mi lascia senza parole, finalmente
incontro un altra persona con la mia stessa passione e per di più
che prova a fare di essa la sua ragione di vita.
Ci intendiamo subito e parliamo tanto, mi
trovo così bene a condividere i miei pensieri con lei perché mi
capisce, l' avevo detto che sarebbe stata una bella giornata e non mi
sono sbagliata! Alla fine mi lascia la sua mail per poterci tenere in
contatto, prima di andarsene mi ripete che ci sentiremo, e questo mi
dà speranza e riaccende in me il desiderio di provare a lottare per
qualcosa che amo e che rende la mia vita bella da morire.
La giornata passa lentamente e il mio
pensiero è sempre fisso su quell'adorabile signora, non dico niente
a nessuno, tranne che alla mia mamma, è ovvio, per evitare la sfortuna,
visto che ci tengo tanto preferisco tenermelo per me, almeno per ora.
Poi un pensiero mi sfreccia come un lampo in testa e il sorriso dell'anima sognante svanisce: avrei potuto continuare a studiare e specializzarmi in letteratura e concentrarmi solo sul mio sogno, ma il bisogno d’indipendenza che ho sempre voluto mi ha portato a decidere di studiare per un lavoro.
Ora però non sono tanto sicura che sia stata la scelta migliore perché, così facendo, ho perso di vista il mio obiettivo e, anche volendo ripercorrere quella strada, non mi riesce facile, il peso delle decisioni che devo prendere per il bene mio e della mia famiglia mi svuota completamente e riesco a concentrarmi solo su quello.
Poi un pensiero mi sfreccia come un lampo in testa e il sorriso dell'anima sognante svanisce: avrei potuto continuare a studiare e specializzarmi in letteratura e concentrarmi solo sul mio sogno, ma il bisogno d’indipendenza che ho sempre voluto mi ha portato a decidere di studiare per un lavoro.
Ora però non sono tanto sicura che sia stata la scelta migliore perché, così facendo, ho perso di vista il mio obiettivo e, anche volendo ripercorrere quella strada, non mi riesce facile, il peso delle decisioni che devo prendere per il bene mio e della mia famiglia mi svuota completamente e riesco a concentrarmi solo su quello.
Poi, così come questo pensiero era
arrivato, dalla mia parte razionale e adulta un' altra pensiero
inizia a sfiorarmi la mente, però questa volta dettato dalla mia
parte giovanile e sognatrice. Perché non avrei dovuto provarci? Cosa
avevo da perdere? Niente! Quindi tanto valeva provarci, almeno non mi
sarei dovuta pentire in futuro di un' altra decisione sbagliata.
L'intento ce l'ho, ma il tempo, purtroppo
per me, no, arrivo tardi a casa e mi dimentico di scrivere a
Patrizia, così mi addormento con una mezza speranza, una scintilla
che nonostante tutto non avevo da troppo tempo.
I giorni passano e ogni sera continuo a
dimenticarmi di contattarla, dopo una settimana accantono
completamente il pensiero e ci rinuncio in partenza, pensando che
ormai si sia già dimenticata di me e che una cosa così bella non
poteva di certo capitarmi.
Non so come, ma dopo due settimane, in cui
avevo perso la speranza, seduta sul divano di casa con il portatile
in grembo, mi si accende una lampadina e, improvvisamente, mi ricordo
di dover scrivere a Patrizia; così cerco il suo indirizzo e-mail e
mi accingo a spiegarle il motivo per cui ci ho messo cosi tanto,
raccontando la verità. La sua risposta arriva immediata, annunciata
nella casella di posta, leggo impaziente e mi accorgo che c'è
davvero speranza, considerando che stava aspettando che la cercassi.
Questo mi fa sorridere di gioia perché mi fa capire che, a volte, le
cose belle possono capitare a tutti, l'importante è sempre cogliere
le opportunità e soprattutto bisogna provarci.
Non avrei mai pensato che un incontro causale, dettato dal lavoro, una simpatia verso una signora alquanto piacevole e un obiettivo comune potessero portarmi tanta speranza e una voglia di combattere per quello in cui credo, dopo che la vita, ultimamente, mi stava mettendo i bastoni tra le ruote.
Non avrei mai pensato che un incontro causale, dettato dal lavoro, una simpatia verso una signora alquanto piacevole e un obiettivo comune potessero portarmi tanta speranza e una voglia di combattere per quello in cui credo, dopo che la vita, ultimamente, mi stava mettendo i bastoni tra le ruote.
Mi arriva un altro messaggio, controllo
subito e scopro che è Patrizia, alla fine della lettura mi spunta un
sorriso a trentadue denti, visto che mi sta informando che tra
qualche settimana ci sarà un concorso letterario, rispondo senza
esitazione che parteciperò, voglio provarci!
Non ho niente da perdere, è un'esperienza unica e senza precedenti, se avessi mollato già dall'inizio e non le avessi scritto, ora questo non sarebbe mai accaduto, quindi, sulla base di un'esperienza che già ha portato i suoi frutti, scrivo a Patrizia che parteciperò al concorso, più sicura che mai di lottare fino alla fine.
Non ho niente da perdere, è un'esperienza unica e senza precedenti, se avessi mollato già dall'inizio e non le avessi scritto, ora questo non sarebbe mai accaduto, quindi, sulla base di un'esperienza che già ha portato i suoi frutti, scrivo a Patrizia che parteciperò al concorso, più sicura che mai di lottare fino alla fine.
Chiamo la mia migliore amica Fra per
informarle della stupenda notizia, al secondo squillo risponde.
- Amo, ciao, come stai? - mi chiede
subito.
- Alla grande, non puoi capire. Ti ricordi
quella signora di nome Patrizia, che ho incontrato in negozio? - lo
dico tutto d’un fiato poiché ancora non ci credo neanche io.
- Si, mi ricordo, quindi?
- Quindi avevo ragione! Ci ho creduto da
subito e ho fatto bene, visto che mi ha appena scritto una e-mail con
cui mi informa che tra poco ci sarà un concorso letterario. E
indovina?
- Hai decido di partecipare e di vincere
vero? - mi chiede con una certa impazienza.
- Amo. se vinco, sarei felice certo. ma la
mia vincita più grande sai quale sarà? - le chiedo.
- No, dimmi!
- Ci avrò provato, avrò lottato in
quello in cui credo, avrò fatto esattamente quello che dicevo di
fare quando ero bambina, avrò creduto nei miei sogni, e qualsiasi
sia il risultato, sarà solo figurativo.
- Davvero quando fai ‘sti discorsi
sembra che tu abbia trent'anni - mi dice sbuffando.
- E tu, quando parli così, ne dimostri
cinque - le rispondo a tono, non sopporto quando la gente fa di
questi paragoni, ognuno parla per quello che ha vissuto, io ho avuto
un’ infanzia e un’adolescenza difficili, ho dovuto imparare ad
arrangiarmi da sola, in fretta, e non ho avuto altra scelta che
quella di ragionare come un adulto. Certe volte lo rimpiango, ma poi,
quando mi trovo davanti a situazioni di questo tipo, sono più che
felice di sapermi arrangiare, poiché vuol dire che so prendere una
decisione per me stessa, nonostante la giovane età, e lei sa che non
è il caso di dirmi queste cose
- Si scusa, non volevo, è che tu hai le
idee così chiare, hai sempre saputo cosa volevi dalla vita e piano
piano io so che ce la farai, poiché sei una persona determinata che
non si arrende tanto facilmente. Io, a differenza tua, vado ancora a
scuola e non riesco a decidermi sul cosa fare dopo, insomma dovrei
prendere il diploma e diventare una sarta? Oppure dovrei studiare da
estetista? Non lo so, poiché non ho mai preso decisioni, e ho paura
di sbagliare…
- Qualsiasi decisione tu prenda, sarà
tua, che sia sbagliata oppure giusta non ha importanza. Impara a
mettere in conto che ci saranno delle conseguenze per qualsiasi
scelta tu faccia, poi dovrai solo decidere se ne valga la pena,
altrimenti c'è sempre una soluzione, sempre. E poi non sei sola,
quindi non preoccuparti, un consiglio ci sta sempre. - finisco un po’
più in leggerezza per tranquillizzarla.
- Grazie amore, ecco perché non so cosa
farei senza di te.
- Sì, beh, lo so, sono un genio,
modestamente, comunque vado e mi metto al lavoro bacio – e senza
aspettare una sua risposta chiudo la comunicazione, impaziente di
cominciare.
Mi sistemo meglio sul divano e spengo la
televisione poiché ho bisogno di concentrarmi. Inizio a pensare ha
un'idea che sia diretta, ma complessa allo stesso tempo. Il racconto
si ispira al Natale e, per rimanere in tema, decido di collegare
Babbo Natale alla signora Patrizia, e di basarmi sul concorso come
regalo di quest'anno.
Altre due settimane e il racconto è
pronto, lo mando a Patrizia e lei si occupa di inviarlo e di tutta la
trafila, mentre io inizio il conto alla rovescia impaziente di sapere
se qualcuno ha trovato almeno un po’ carino ciò che ho scritto.
Ah già! Volete sapere come è andata a
finire col concorso, vero?
Cari amici vi avevo detto che la mia
storia vi avrebbe tenuto col fiato sospeso fino alla fine e non mi
smentirò proprio ora, perché vedete la vita è un susseguirsi di
momenti sospesi, così nel tempo, senza una vera risposta e che gusto
ci sarebbe adesso a darvi un finale?
Cioè se ho vinto sarebbe un bel finale, se ho perso sarebbe un triste finale e io non voglio che il mio racconto abbia una fine prevedibile, quindi decidete voi la fine più appropriata, viaggiate di fantasia come faccio io e sicuramente il vostro "THE END" sarà adeguato ai vostri desideri più di quanto posso fare io con mille finali. DIVERTITEVI AMICI, CI RISENTIREMO SICURAMENTE.
Cioè se ho vinto sarebbe un bel finale, se ho perso sarebbe un triste finale e io non voglio che il mio racconto abbia una fine prevedibile, quindi decidete voi la fine più appropriata, viaggiate di fantasia come faccio io e sicuramente il vostro "THE END" sarà adeguato ai vostri desideri più di quanto posso fare io con mille finali. DIVERTITEVI AMICI, CI RISENTIREMO SICURAMENTE.
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