Progetto della vetrina sull'Editing di
- Simona Mastrangeli -
Quest'oggi vorrei proporvi un articolo interessante di un argomento che sicuramente interessa e riguarda da vicino tutti gli scrittori alle prime armi e non solo, che quindi non conoscono a fondo il mondo dell'editing.
Prima di tutto vediamo di chiarire questo termine, che incentra un punto essenziale per lo scrittore.
Letteralmente " editor " è la traduzione di " editore " dal latino editor- genitivio:- oris - derivato da edere - mettere fuori, pubblicare -
Lo scopo di un editor è di facilitare la scrittura di un testo.
L'editing si può dividere in due categorie:
- Editing di base: Controllo dei refusi, correzione blanda e superficiale di un testo.
- Editing profondo: Errori di ortografia, di grammatica e sintassi di un testo.
Detto questo posso dirvi che ho trovato il progetto per caso e da subito me ne sono enormemente interessate, perché credo che Simona Mastrangeli abbia davvero avuto una bella iniziativa e visto che anche lei è stata una scrittrice emergente, capisce l'importanza di mettere a disposizione queste informazioni.
La sua idea di creare una vetrina, aperta quindi a tutti e in modo accessibile, per poter dare uno scorcio dietro le quinte e in maniera approfondita all'editing di un testo, è ciò che aspettavo da tempo.
Una ventata di aria fresca.
Quanti di voi si sono mai chiesti come funziona realmente questo lavoro?
Come viene effettuato e con quale criterio?
Io per prima sono state una scrittrice emergente e sto lavorando di recente alla mia prima pubblicazione, che ovviamente andrà a curare anche la parte di revisione del testo e pertanto questo progetto sembra cadere a pennello per ciò che mi aspetta.
Innanzitutto mi permetto di sbilanciarmi con una premessa, perché credo che ogni professionista del mestiere si approcci alla revisione anche in maniera del tutto personale, può dipendere anche da ciò che si cerca davvero di cambiare in un testo e di quello che si vuole trasformare, senza però modificare del tutto.
Di quanta complicità ci sia tra editor ed autore e di quanto riescano a condividere per creare un testo soddisfacente per entrambi.
Per entrare nello specifico, vi riporto alcune informazioni che Simona mi ha gentilmente dato affinché questo articolo sia esaustivo in maniera completa.
Il progetto è nato principalmente per due motivi:
Si sa che ad essere scrittori emergenti c'è il rischio di incappare in personaggi che non solo stravolgono il testo, ma che lo cambiano totalmente con il loro editing, invece che migliorarlo ai fini di una buona pubblicazione.
Quindi il primo motivo riguarda la conoscenza di sapere riconoscere un buon editing e il secondo motivo per una maggiore consapevolezza di questo ambito e la maniera di come muoversi senza inciampare in errori madornali.
Tra l'altro questa primavera sarà pubblicato il primo libro Fantasy di Simona e so che prima di proporlo alla sua attuale casa editrice, anche lei aveva curato molto l'editing del romanzo, proprio perché come scrittrice e anche blogger ne comprende la finalità e l'importanza in se.
I partecipanti al progetto di Simona sono tutti professionisti editor, che però possono essere associati ad una Casa Editrice, oppure in Self Publishing e a tutti quanti viene assegnato da lei stessa un racconto all'incirca sulle dieci pagine diverso uno dall'altro, questo vuol dire inoltre che gli può essere affidato un racconto, oppure solo una parte di esso.
La diversità dei testi principalmente serve al lettore, affinché non si debba leggere lo stesso fino alla fine della vetrina e mi trovo perfettamente d'accordo con questa scelta.
Questi editor hanno molta manovra nell'effettuare l'editing, Simona non impone come debbano organizzarsi, tra l'altro vi invito a revisionare i primi tre articoli usciti con la correzione di tre testi differenti.
Il primo l'ho trovato strabiliante e molto costruttivo a cura di Susan Hiwatari Mikhaiel, dal titolo:
LA SCACCHIERA DELLA LUNA.
Vi lascio il link diretto al blog di Simona:
Il secondo dal titolo: IL DESTINO DELLE OMBRE a cura di Helena Cornell.
Un testo finalista di un premio importante, il Campiello giovani.
Diviso in prologo e primo capitolo.
Nel secondo articolo vediamo un editing che mi ha fatto molto riflettere, ci sono consigli specifici sul genere trattato nel testo, quindi informazioni mirate a migliorare la stesura di una storia, che a impatto sembra scarna e poco curata.
Vi lascio sempre il link diretto per la lettura:
Il terzo articolo e quindi il primo capitolo di questo testo, mi ha fatto letteralmente morire dal ridere e non sto scherzando!
Uno scritto mediocre, che senza le giuste correzioni sarebbe altrimenti incomprensibile e la editor è stata così spiccata e onesta da lasciarmi all'inizio un po' sconvolta, ma non posso che farle i complimenti e trovarmi d'accordo con tutto ciò che ha dovuto correggere e inserire.
Vi lascio il link per maggiori informazioni potete fare domande qui o sul blog di Simona.
Per ultimo, ma non meno importante, in accordo tra Simona e i professionisti Editor, questa non è una gara ha chi fa meglio il proprio lavoro, ma una semplice vetrina che mette in mostra ciò che normalmente non è così facile vedere o comprendere e proprio per la bellezza con cui Simona ha richiesto la collaborazione di queste figure professionali e loro si sano fatte avanti per partecipare senza riserve.
Questo progetto inoltre serve ad una più completa sensibilizzazione verso l'editing, uno strumento essenziale per ogni autore che voglia pubblicare il proprio romanzo, soprattutto se ciò accade in Self e quindi l'accorgimento andrebbe preso in maniera mirata, per evitare la pubblicazione di testi spartani e illeggibili.
Per chiudere in bellezza questo interessante argomento, vi invito a seguire la pagina di Simona su Facebook per non perdervi nessuna novità sul progetto e per seguire da vicino la vetrina in se stessa, come parte di un mondo complesso e fantastico.
Se avete delle domande in merito non esitate a chiedere, vedremo di rispondere personalmente a chiunque sia interessato ad intavolare una dettagliata e costruttiva conversazione.
Il progetto è attualmente attivo, pertanto qualunque editor sia interessato a partecipare, può contattare Simona per la partecipazione, o in alternativa, sono disponibile a fare da mediatrice.
Sharon Vescio
Sono Gerald
RispondiEliminaTrovo l'editing un momento essenziale. Io fino ad ora l'ho fatto da solo, rileggendo e revisionando il testo con attenzione. Ma è difficile senza un'esperienza notevole e una dimestichezza. Inoltre la lettura da parte di una persona esterna rende più facile portare alla luce errori che sfuggono facilmente a chi scrive. Sto imparando pian piano a farlo e metto in pratica quel che ho appreso anche quando leggo le varie storie su WP, dove spesso correggo errori o dò consigli su come migliorare la storia. Sempre con educazione per non urtare la sensibilità di chi scrive.
Ciao Gerald, è bello sentire il tuo parere in merito, lo sai che nutro grande rispetto nei tuoi confronti.
EliminaAd essere onesta, quando ho iniziato a scrivere non tenevo conto dell'importanza dell'editing.
Scrivevo e basta, perché la cosa principale era poter esprimere me stessa, poi con il tempo ho compreso che se un testo non viene scritto con i giusti accorgimenti, allora di conseguenza non viene nemmeno letto e recepito come lo si vorrebbe e quindi ho dovuto imparare a prestare attenzione anche agli errori ortografici, grammaticali, di sintassi, refusi ecc ecc ...
Non è facile, perché proprio come hai detto tu, per chi scrive è difficile estraniarsi dalla storia e guardare oltre, infatti la figura dell'editor è molto importante al fine di arrivare dove lo scrittore non può o non riesce.
Ultimamente inoltre sto cercando di imparare anche da sola questa professione, per quanto mi sia possibile nel limite delle mie capacità.
Magari col tempo migliorerò e comunque bisogna sempre metterci il giusto impegno.
Grazie ancora dell'interessamento.
A presto.
Sharon
È molto difficile fare editing da soli tranne che non sei un professionista. Bisogna trovare il coraggio di eliminare parti che non sono fondamentali per la storia.
EliminaCiao Tiziana, é sempre bello sentirti.
EliminaMi trovi d'accordo con te, perché effettuare il lavoro di editing non é affatto facile, per questo esistono dei professionisti del mestiere che aiutano l'autore ad estraniarsi dalla propria storia 😊😊
"dò consigli" non mi risulta 'do' vada con la 'o' accentata; mentre dà sì per distinguerla dalla preposizione semplice 'da': es. "mi dà il voltastomaco da quando ha cominciato ad esprimersi in maniera così volgare, perciò non gli do retta quando parla".
RispondiEliminaEditor? Necessario. Anche se mi incuriosisce e vorrei sapere come fu il rapporto col suo editor (e cosa quest'ultimo ha fatto ai testi) quando Gadda presentava per la pubblicazione "Quer pasticciaccio" oppure "La cognizione del dolore". O il rapporto che ebbe coll'editor anche Luigi Malerba, appartenete "sui generis" al Gruppo 63 con testi come "Il serpente" (che vorrei leggere) e "Salto mortale" (che ho letto: eccezionale dal punto di vista della prosa). Gadda, al contrario, ha una scrittura e un uso della lingua pur originali e interessanti ma non sono mai riuscito a finire di leggere i libri che ho più sopra menzionato perché, a volerli seguire e capire, mi han sempre dato il mal di testa.
Ciao Stefano;
EliminaInnanzitutto grazie per l'intervento alla conversazione e poi mi sono chiesta:
Il tuo vuol essere un consiglio su degli errori che hai notato in questo testo?
Scusami, ma non ho ben capito!
Sono stato insegnante (d'Inglese) per tanti anni e mi è rimasto "l'occhio clinico"; non do consigli sugli errori: per (de)formazione professionale mi limito a segna(la)rli. Tutto qui. Ciao a tutti!
RispondiEliminaFai benissimo a segnalare gli errori, accetto sempre consigli, anche se sinceramente non ho capito quali intendessi.
EliminaPerò ti ringrazio molto, se mai dovessi trovarne altri, sentiti pure libero di dirmelo, almeno imparo e posso migliorare!
A presto, ciao.
Sharon
Be' l'errore era (ed è) la o accentata nella prima persona del presente indicativo del verbo dare: semplicemente non ci va: leggi il primo messaggio "spesso correggo errori o dò consigli" quel dò è sbagliato non va l'accento (cfr. https://sapere.virgilio.it/parole/coniuga-verbi/dare. tutto qui: non devo né voglio dare consigli a nessuno men che meno che a te che, in quanto scrittrice do per scontato non ne abbia bisogno poiché queste cose le sai già per mestiere.
EliminaStefano l'errore di cui parli non riesco proprio a trovarlo nell'articolo.
EliminaNon mi sembra di aver scritto "do" con l'accento e comunque sbagliare è umano, nonostante la buona conoscenza e tutta la pratica del mondo, a volte alcuni accorgimenti scappano all'occhio!
Se puoi incollarmi il testo mi faresti un enorme favore!
C'è sempre da imparare nella vita e sono abbastanza umile da ammettere i miei errori!