Come scrivere un romanzo e comunicare un messaggio:
Trentatreesimo capitolo
- Far leggere il manoscritto a qualcuno che sia emotivamente estraneo all'autore -
Ciao a tutti, spero abbiate finito il lavoro dell'altro giorno e che abbiate avuto risultati positivi, se così non dovesse essere, non preoccupatevi, c'è tutto il tempo che vogliamo, però intanto io devo andare avanti con l'argomento di quest'oggi.
Come vi avevo già accennato è arrivato il momento di far leggere il vostro romanzo ad una persona che non sia emotivamente coinvolta con voi.
Le critiche fanno paura, ovviamente, ma servono a crescere interiormente e a migliorarsi.
Capisco la difficoltà di trovare una persona che abbia voglia e tempo di leggere un romanzo e soprattutto che ne capisca quanto basta per dare un'opinione che possa effettivamente essere costruttiva, ma in ogni caso, almeno provate a farvi leggere.
Anche per avere un semplice parere sull'idea della storia e per scoprire definitivamente se il messaggio che volevate comunicare sia arrivato forte e chiaro al cuore di chi ha letto.
Non desistete proprio adesso, ma posso anche comprendere che non tutti hanno la fortuna di amici pronti ad aiutare, ad essere sincera nemmeno io ho mai potuto far leggere i miei romanzi a persone fidate, quindi niente paura, potete trovare un altro metodo, ad esempio, leggete voi stessi con gli occhi di un estraneo.
So che è un compito estenuante e difficile da mettere in pratica, ma appunto è solo questione di prenderci la mano e di imparare ad arrangiarsi.
Nella vita poche persone vi diranno che quello che state facendo è un ottimo modo di mettersi in gioco, al contrario, vi sentirete dire che avete perso tempo, che non dovreste perdervi a sognare ad occhi aperti e che magari sarebbe più produttivo concentrarsi su un obbiettivo più solido e concreto.
Chiunque vi dica tali parole, si sbaglia.
Nessuno direbbe mai un simile pensiero con cattiveria, ma perché nessuno potrà mai capire quanto sia importante per voi questo sogno, nessuno può capirvi meglio di voi stessi.
Se poi tenete conto che i nostri pilastri di vita, i nonni, non hanno idee uguali alle nostre, perché nati in un'epoca in cui sognare non era permesso, potete anche sorvolare sulle loro parole, ma non fatevi scoraggiare, dovete crederci.
Quindi scegliete una persona che sia sincera, che non vi faccia false lodi, ma che sia onesta e che ci tenga abbastanza alla vostra persona per aiutarvi a migliorare e fategli leggere il vostro romanzo, ma se le critiche arrivano e arriveranno sicuro, non dovete prenderla in modo sbagliato o offendervi, al contrario dovete ringraziare col sorriso sulle labbra.
Il mio primo romanzo non piaceva a mia madre, colpa dei discorsi diretti e del modo sbagliato in cui li gestivo e ricordo la delusione nel sentirmelo dire, ma ho preso spunto dal suo parere e ho cercato di migliore, ho capito nel dettaglio cosa sbagliavo e l'ho corretto.
Del secondo romanzo invece non gli è piaciuto l'incipit, troppo personale per lei e ricordo la doppia delusione avuta, credevo di aver scritto un capolavoro e che non avrebbe potuto trovare sbagli, invece è successo e ancora ho cercato di migliorare.
Scrivere è un lavoro che non finisce mai, un lavoro che alla fine porta tante soddisfazioni, ma anche tante sconfitte e sono proprio quest'ultime di cui dobbiamo farne tesoro.
Prendete il coraggio a quattro mani e fatevi leggere e poi sarei curiosa di sapere come sarà quest'esperienza per voi.
Esercizio:
Avete mai provato a far leggere a qualcuno un vostro scritto?
Che cosa vi hanno detto?
Avete usate le critiche per migliorarvi?
Oppure avete fatto tutto il contrario?
A presto, come sempre la vostra Sharon.
buongiorno, il mio romanzo lo stanno leggendo in tre persone e da tutte prendo le critiche per migliorarmi. Inizialmente mi sono demoralizzata e stavo lasciando, ma poi ho capito che i NO sono costruttivi.
RispondiEliminaBuongiorno a te Tiziana!
EliminaBrava, è questo il giusto spirito e la giusta consapevolezza di se stessi aiuta sempre a migliorarsi.
Purtroppo capisco lo sconforto e la delusione a ricevere critiche negative, però grazie ad esse io sono riuscita a portare a termine ben due romanzi, i quali mi hanno regalato una gioia immensa.
Perché prima di tutto si scrive per se stessi e poi per essere letti, non dimenticarlo mai!
Un abbraccio, a presto.
Sharon
Il mio romanzo lo hanno letto due cari amici lettori forti che lo hanno vivisezionato. Mi hanno aiutata molto. Sarò loro sempre grata.
RispondiEliminaCiao Maria, grazie dell'intervento!
EliminaSinceramente io non ho avuto la fortuna di avere persone vicine a cui potesse interessare leggere i miei romanzi e magari aiutarmi a capire le lacune e gli errori che sicuramente ci sono, ma sono sicura di poter imparare anche da sola, forse ci vorrà più tempo, ma con la giusta tenacia si può sempre fare tutto!
Grazie ancora e a presto.
Sharon