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Recensione – Prisma, gli ingranaggi – di Cinzia Catena



Recensione - prisma, gli ingranaggi - di Cinzia Catena

Editore: Chance Edizioni

Collana: Scrittura spontanea

Anno edizione: 2018

In commercio dal: 7 febbraio 2018

Pagine: 358 p., Brossura

EAN: 9788894256659

4° nella classifica Bestseller di IBS Libri - Narrativa italiana - Saghe

Biografia autrice 
- Cinzia Catena -

Cinzia Catena nasce il 15 Aprile 1983 a Borgomanero, in provincia di Novara.

Si è laureata nel 2011 in Architettura al Politecnico di Milano, ma la professione non l’ha mai tenuta lontana dalla sua passione più grande: la scrittura.

Ha partecipato a diversi concorsi di poesia e letteratura, tra cui il Concorso Albatros (edizione 2014) e il Concorso Poeti e Novellieri Contemporanei indetto dalla casa editrice genovese GoldenPress nel 2015 con la quale pubblica il suo primo libro di poesie intitolato Umbra est Lux.

Nel 2016 partecipa al Concorso Letterario Verbania for Woman indetto dal comune verbanese con il racconto  dal titolo Corvi, grazie al quale si aggiudica il terzo posto a parimerito con altri bravissimi scrittori emergenti, e viene pubblicata nell’omonima raccolta Verbania for Woman.  

Nel 2016 inizia anche la sua collaborazione con la Chance Edizioni: partecipa alla redazione degli articoli mensili per la rivista gratuita online 22 Pensieri, alla stesura di un racconto breve per l’ebook Wanderlust - racconti di viaggio, e de L’Autenticità del bene inserito nella raccolta di racconti caleidostorie (la prima pubblicazione cartacea della casa editrice romana).

Prisma è il suo primo romanzo: Gli Ingranaggi è il primo volume della trilogia.

Trama
- Prisma, gli ingranaggi - 


Emerald vive tra le ombre di una foresta che le fornisce tutto ciò che a lei serve per il suo sostentamento, e anche per il suo annientamento: ogni sera, al tramonto, strani esseri emergono dalle tenebre.

Nausicaa ha trovato il suo porto sicuro in una baracca sulla spiaggia; non sa niente di se stessa, non ricorda nulla del suo passato, ma è inspiegabilmente attratta dalle onde e, nel suo specchio d’argento, vede cose che farebbero alzare più di un sopracciglio.

Diamante è stanca della grigia vita cittadina; Diamante è stanca di qualsiasi cosa, in realtà: soffre di una spossatezza simile ad un sonno di morte, troppo profondo per non essere allarmante.

SiNafay è orgogliosa di ciò che è: è una Guerriera, una studiosa, un’orfana con natali eccellenti, che sente la voce della Dea Ragno parlarle nella testa. 

Sarà proprio quella voce a dare il via ad un viaggio che porterà ognuna di loro quattro a scoprire origini che mai avrebbero immaginato, e a vedere la ragnatela d’oscurità che qualcuno ha intessuto sopra di loro. 

Mia recensione

Questo fantasy mi ha rapita per la sua straordinaria copertina, comprato al Salone del Libro allo stand della casa editrice Chance Edizioni, non vedevo l'ora di leggerlo per farvi sapere cosa ne penso.

La storia inizia presentando quattro ragazze in ambientazioni diverse, con caratteristiche differenti che introducono in questo mondo misterioso con una cadenza lenta e ritmica, in modo da trasportare il lettore passo passo spiegando gli avvenenti per poi farli snodare e ricongiungerli alla fine del libro.

Scritto in terza persona ci presenta eventi al di fuori della storia principale, connettendo l'intricato schema del testo, al quale si aggiunge un'informazione che rimane all'oscuro anche alla fine. 

Le similitudini e le descrizioni che usa l'autrice arricchiscono la lettura e la rendono limpida e chiara. 

Un fantasy che racchiude universi paralleli, basato su un mistero che invoglia a sfogliarne le pagine.

La fabula si costruisce su quattro scene che si congiungono senza un apparente intreccio dominante, ma tramite un filo conduttore che si snoda per far svolgere la storia. 

L'evolversi della storia non si percepisce a ostacoli consecutivi, ma con delle macro sequenze che creano suspense. 

La metrica rimane coerente fino alla fine. 

Le quattro protagoniste non si trovano a dover fare i conti con la parte romance, ma il loro carattere le trasporta oltre l'intreccio con decisione. 

L'autrice è stata in grado di dissimulare l'ambientazione grazie a un distacco, che non è così palese a  una prima occhiata, ma che necessità di attenzione da parte del lettore. 

Inoltre l'intreccio prepara il lettore al prossimo viaggio in questo mondo alternativo a una realtà ben poco nota e percepibile a impatto. 

Essa si mostra coerente in base alle decisioni delle protagoniste e al loro modo di agire e pensare. 
Infine non ci rimane che aspettare l'uscita del secondo romanzo. 

Cosa ne pensate?

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