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Rubrica -Sopravvivere nel mondo dell'editoria- Introduzione

Sopravvivere nel mondo dell'editoria

Introduzione

Miei cari e fedeli lettori,

Gli articoli che andrò a illustrare sono dedicati proprio a voi. 

Perché scrivere una guida per sopravvivere nel mondo dell'editoria?

Se siete aspiranti scrittori allora è vostro dovere conoscere il retro scena di questo complesso mondo, in quanto credo che la giusta informazione stia alla base di una buona vincita personale. 

Non è facile introdursi nel mondo dell'editoria, ma non impossibile, pertanto ho pensato di mettere a disposizione le mie personali esperienze in merito. 

Un insieme di vicende che mi hanno portata a comprendere come pormi e muovermi nei confronti degli editori. 

Capirete dov'è conveniente approcciarsi al mondo dell'editoria, e dove no. 

Purtroppo i diritti di noi autori vengono spesso, e volentieri, messi da parti, a favore dell'economia e della commercializzazione. 

Pertanto non credo giusto rimanere all'oscuro di tali informazioni. 

Non so nemmeno se sia permesso raccontare quanto ho vissuto o imparato, ma poiché il blog mi appartiene e il suo scopo è la condivisione, ho scelto di andare contro i dettami della logica e di fare come meglio credo. 

Sono prima di tutto una lettrice, poi una scrittrice emergente, e quindi mi schiero dalla parte degli autori. 

Adesso e in futuro. 

Buona continuazione, per ogni domanda sono sempre a vostra disposizione. 

Nota autrice: 


È vietata la riproduzione, anche parziale di questa rubrica, o il plagio, che è perseguibile legalmente. 

Se siete interessati al contenuto della rubrica, e volete quindi riproporlo, potete chiedere a me personalmente e inserire citazioni provenienti da questo blog solo con il link annesso. 


Commenti

  1. Brava e grazie, Sharon. Purtroppo, per ragioni di profitto e, anche, concediamo, di sopravvivenza economica, dalle case editrici in questi ultimi decenni esce ben poca letteratura e tanti testi magari con un buon successo commerciale ma che difficilmente rimarranno e verranno ricordati se non studiati nelle antologie studentesche. Se ti pubblicano non ti pubblicano per l'eventuale valore letterario del testo che proponi ma per il suo potenziale di vendita che, intuiscono, può avere. Al giorno d'oggi e da tempo, tu, scrittore/scrittrice non sei ciò che scrivi ma ciò che vendi. E' triste ma è così.

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    Risposte
    1. Ciao Stefano. 😊
      Ci provo, per chiunque abbia voglia di comprendere meglio il mondo editoriale. Spiegherò le varie figure e il loro scopo, poiché non tutti ne sono a conoscenza. Ciò che dici è vero, purtroppo, ma è quindi giusto prenderne atto e agire di conseguenza. Se dobbiamo creare prodotti vendibili, allora è un bene capire chi sta dietro a questo lavoro. 😊

      Elimina
  2. non solo chi ci stia dietro ma anche quanti più o meno taciti tranelli/ricatti sia pronto a tenderti facendo leva, il più delle volte, sul "sogno" e la vanità dello scrittore, soprattutto se esordiente, di vedersi il suo libro pubblicato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Purtroppo so bene come funziona, poiché l'ho vissuto sulla mia pelle e ti assicuro non è per niente bello. Quindi ho pensato di condividere quanto ho imparato grazie agli errori commessi ed evitare a altri lo stesso guaio. 😊
      O almeno ci provo! 😊

      Elimina
  3. Per quello fai bene a parlarne. Aspetto di leggerti sull'argomento. Perché non metti il tutto in forma romanzata: sarebbe un'idea no!?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Stefano e confido che per ogni dubbio tu mi chieda chiarimenti. 😊 In effetti ci ho pensato, sono sincera, ma al momento ho una storia da revisionare e non ne ho proprio il tempo, con la scuola e il lavoro. Però in futuro, una volta finita la rubrica, credo che mi dedicherò in modo più approfondito a questo progetto. 😊
      Grazie ancora del sostegno! 😊
      A presto. 😊

      Elimina

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