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Recensione - L'altra parte di me - di Roberto Saladino

Recensione - L'altra parte di me - di Roberto Saladino 

Autore: Roberto Saladino 

Titolo: L'altra parte di me

Lunghezza stampa: 166

Numeri di pagina fonte ISBN: 1326367676


Senza perdere tempo a introdurre il libro, vi presento l'autore. 

Biografia autore - Roberto Saladino -

Nato a Bolzano nel 1981 e da allora ancora non se n'è andato. 

Attaccamento alle radici o pigrizia? Ambedue!

Nel 2000 consegue il diploma da perito industriale e capotecnico con specializzazione in elettronica e telecomunicazioni. Una conseguenza del "millenium bug"?

Sposato, padre di due figli, nel 2015 si monta definitivamente la testa e decide di darsi alla scrittura. 

Autopubblica "L'altra parte di me" il suo primo romanzo.

"Secondo cerchio" è il suo secondo romanzo.

Nei suoi libri c'è molto di lui e delle sue passioni: amore, musica, donne, cibo e umorismo.

Appassionato di Formula 1 e dello sport in genere, seppur non praticante. 

Divoratore di film e serie tv e grande ammiratore di registi come Dario Argento, Brian de Palma, Alfred Hitchcock, ma anche Kubrick e Malick.

Trama
- L'altra parte di me -


Sabrina, neo quarantenne, ha una vita invidiabile. Un marito adorabile, un figlio e un lavoro soddisfacente. Ma un giorno irrompe nella sua vita Davide.

"Perché se l'innamoramento è la fase più bella della nostra vita, ci obblighiamo a viverla meno volte possibile?"

Mia recensione 


Quando ho iniziato questo romanzo non avevo la più pallida idea di quello che avrei trovato nella sue pagine, non ho letto la trama e mi sono buttata a capofitto nella lettura, sempre con l'idea che ogni storia abbia qualcosa da insegnare.

Ebbene, anche questa volta non è stato diverso, credo comunque, dipenda dal modo in cui mi approccio alla letteratura e dall'assoluta certezza di volere imparare per poter migliorare. 

Leggere molto apre la mente a molte vie, strade secondarie che non possono essere percorse altrimenti. 

Di conseguenza mi permette di ragionare sul mio stile di scrittura, per capire le mie lacune e rattopparle dove è possibile. 

Non so se ci sono riuscita, o se ancora dove mettere in pratica quanto appreso, ma il sapere è il potere più grande che esista al mondo. 

Avere a disposizione un bagaglio culturale permette all'individuo di entrare in contatto con la parte recondita di se stesso. 

Non so dire se sia un bene o un male, fatto sta, che questo romanzo mi ha piacevolmente sorpresa. 
Narrato in prima persona e sotto forma di diario segreto; ci troviamo a seguire le vicende di una donna e dei suoi pensieri privati. 

Quelli che a volte non si confesserebbero mai ad alta voce. 

Quei particolari scabrosi che devono rimanere nascosti nel cuore e forse, cancellati anche dalla mente, onde evitare. 

Lo stile di scrittura riporta alla mente una leggerezza effimera, che mi ha permesso di leggere 160 pagine in poche ore. 

La trama è una particolarità inconsueta, forse per via della forma privata con cui è stata impostata, di conseguenza la fabula entra in gioco verso metà scritto, e l'intreccio non risulta essere presente, anche perché al fine del testo, non c'è né bisogno. 

La protagonista cattura per un singolo dettaglio: la sua mente. 

Niente di lei viene descritto, così come per i personaggi secondari, che si delineano seguendo degli aggettivi attribuiti con facilità.

Quello che più mi ha colpita, è il messaggio che si cela tra le righe di questo romanzo. 

Può davvero una donna ligia all'etichetta, che cammina sempre sulla retta via, cambiare modo di vivere e di comportarsi, solo per un misero capriccio?!

Questa è la domanda che ci si pone fin dall'inizio e la risposta che ho trovato nel finale, si adatta con la logica di ciò che la trama ha costruito. 

In particolare, ci sono pensieri molto contrastanti, che nella loro semplicità, risultano anche complessi. 

Di quei macigni che eliminano tutto il bello dalla vita, lasciando solo la parte oppressa e infelice. 

Un flusso di coscienza e un monologo interiore continuo, ci trasportano alla scoperta di queste insicurezze, di questi dubbi, di queste paure. 

Non mi permetto di aggiungere altro, anche se il discorso è così complesso che potrei riempire un altro foglio, ma a rischio di anticiparvi la storia, e non me ne vogliate. Mi fermo. 

- Leggereste mai un romanzo scritto sotto forma di diario segreto? -
- Quindi con una narrazione a se stante? -

Commenti

  1. Wow, Sharon. Grazie mille. Che recensione! Più di quanto avessi immaginato scrivendolo!

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    1. Ciao Roberto! ^_^
      Grazie a te della fiducia e per il commento. ^_^
      A presto. ^_^

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  2. Si potrei leggere un romanzo scritto sotto forma di diario, io stessa ne ho scritto uno. Come si riesce però ad entrare dentro una persona del sesso opposto al nostto e scriverne con disinvoltura? Ci sono cose che anche io nascondo a me stessa e non metto nero su bianco altrimenti dovrei affrontarle.

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    1. Ciao Samantha.
      Devo dire che questo autore ci è riuscito benissimo, in effetti, descrivere la psicologia del sesso opposto mica è facile! ^_^

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    2. Grazie per i complimenti. Devo dire che non ho trovato difficilissimo immedesimarmi in una donna. Forse ho visto troppi film... 😂😂😂. Spero di esserci riuscito. Se deciderai di leggereleggere il libro, fammi sapere cosa ne pensi😉

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  3. Buonasera Sharon, bella recensione, come sempre 😀 ad essere onesta, mi incuriosisce questa forma di narrazione, non credo di aver ancora letto un romanzo impostato in questo modo. Mi incuriosisce anche la narrazione in prima persona nei panni di una donna, in questo caso 😃 io stessa voglio tentare di scrivere in panni maschili 😉
    Ci vuole coraggio, tantissimo, a scrivere di noi stessi, vedere su carta ciò che ci spaventa. 💙

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    1. Ciao Sophia.
      Sì, ci vuole davvero coraggio e anche una dona di introspezione emotiva per riuscire in una simile impresa, ma questo autore ci è riuscito senza problemi. ^_^

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    2. Grazie ancora per gli elogi! Però non dimenticate che si tratta pur sempre di un romanzo. Ci sono delle parti autobiografiche, ma rimane un racconto di fantasia. Se questa cosa non si nota, allora forse ho fatto un buon lavoro😉😉😉

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