"Non replicare modelli, ma inventarne di nuovi.”
Stamattina stavo sfogliando la Stampa curiosa di sapere cosa fosse successo nella piccola parte di mondo di cui si ha nota, appunto, grazie ai mezzi di comunicazione e mi sono imbattuta in un articolo molto interessante che, dopo un'attenta lettura, mi ha dato modo di riflettere a fondo sulle parole di una scrittrice britannica di nome Zadie Smith: non replicare modelli, ma inventarne di nuovi.
Parole forti, ma allo stesso tempo scaturite dal suo innato amore per la natura, argomento tra l'altro presente nel suo ultimo libro, che però mi hanno condotta su tutt'altro ragionamento.
Cosa ti viene in mente sentendo una dichiarazione simile?
Queste parole mi hanno portato alla memoria i tempi in cui la cultura apparteneva solo ai membri della chiesa. Uomini di sapere che lo custodivano con gelosia nei loro monasteri, copiando e traducendo testi dal latino alla lingua volgare.
Non esisteva l’originalità e sembra che, in questo ultimo decennio, si sia tornati all'inizio di ciò che era il sapere. I classici ancora adesso eclissano tutti gli altri, gli scrittori emergenti non hanno modo di espandere una nuova idea, ma solo di partorirla e lasciarla morire nel dimenticatoio.
La letteratura classica è un patrimonio del nostro stesso essere, ma essa può solo mostrarci eventi passati, connessi a un altro tipo di morale e etica, non può quindi prepararci a vivere il presente.
Non mi sto riferendo però solo a Dante, o Boccaccio, per citarne due famosi, ma anche agli autori contemporanei che hanno già avuto modo di condividere il proprio talento, in particolare intendo: Rowling e King, altri due nomi noti.
Non sarebbe ora di cambiare le regole del fantasy e dell'horror?
Sappiamo che questo non sarà possibile finché tali scrittori non abbandoneranno la scena per fare posto al rinnovo della letteratura.
Qual è il momento adatto? Non lo so con preciso, ma so per certo che quando quel giorno arriverà, si spera il più in fretta possibile, allora sarò pronta a farmi avanti con le mie idee. Che sia quello il momento giusto per proporsi a un editore?
Quindi dico: lasciamo andare il passato e costruiamo un nuovo futuro basato su nuovi ideali.
Lasciamo spazio ai giovani e alle idee innovative di un mondo che è diventato estraneo per le generazioni passate.
Siamo noi che lo comprendiamo e noi lo possiamo plasmare.
Nota autrice
Sei anche tu del mio stesso parere? Oppure ritieni che mi stia sbagliando?
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