Passa ai contenuti principali

Deborah P. Cumberbatch - Drop of blood-Wars of faith

Rubrica settimanale degli scrittori 

Con questa presentazione inizia l'ultimo mese attivo della rubrica, dopodiché ci sarà una pausa piuttosto lunga, sostituita però da una novità da non perdere. 

La casa editrice Adiaphora mi ha chiesto una collaborazione e presenterò in anteprime le uscite del loro catalogo, il primo romanzo uscirà il 16 luglio. 

Non mancate!

Biografia autrice - Deborah P. Cumberbatch -



Sono Deborah P. Cumberbatch, pseudonimo di Deborah Luongo, ho ventuno anni e sono nata a Napoli. 

Studio psicologia alla Federico II, facoltà che ho scelto perché mi hanno sempre affascinato i meccanismi della mente umana, quei dinamismi che ci portano a prendere determinate decisioni piuttosto che altre, il mondo interiore di ognuno di noi, ma il mio sogno è quello di diventare una scrittrice (e di poter vivere della mia penna) da quando avevo otto anni: adoravo (e adoro) il “Signore degli Anelli” e stavo scrivendo le battute del film su un quaderno, quando mio padre mi disse “Perché non ne scrivi uno tuo?” e da lì è nata questa passione che non ho più lasciato, scrivendo il mio primo libro sugli zombie (che resterà più che nascosto in un cassetto ahahah).

La mia scrittrice preferita è Jennifer Armentrout e per me è diventata un modello a cui aspirare, ma in generale ho un amore incondizionato per qualunque buon libro: credo che non possa esistere una scrittrice che non sia prima di tutto una lettrice e sin da bambina i libri sono sempre stati un porto sicuro in mezzo al caos della vita. La lettura e la scrittura hanno sempre avuto il sapore di casa per me. 

Ho pubblicato il primo romanzo della mia trilogia urban fantasy/paranormal romance, Drop of blood, il 26 giugno 2017 e il 22 aprile 2018 ho pubblicato anche il secondo volume, Drop of blood-Wars of faith. Adesso sto scrivendo il terzo volume, ma ho già tantissimi altri progetti per il futuro.

Sono una ragazza da pigiama, copertina e un buon libro o una buona serie televisiva/film (senza contare la mia passione per i cartoni della Disney!), ma la scrittura è sempre stata per me terapeutica: poter vivere mille mondi, essere chiunque io volessi, evadere dalla realtà e gestire tutte le situazioni… Credo che non esista cura migliore.

La frase che mi rappresenta meglio? Sicuramente quella dell’uomo che è riuscito dal nulla a creare un mondo meraviglioso: Walt Disney. “Se puoi sognarlo, puoi farlo. Ricorda sempre che questa intera avventura è partita da un topolino”.

Trama
- Drop of blood, Wars of faith -


Sono trascorsi ormai cinque mesi da quando Hamok, il vampiro primordiale, è risorto, eppure sembra essere scomparso, come se stesse dormendo e aspettasse il momento per la sua prossima mossa.

Paige è preoccupata e l’avvertimento che Hamok le ha dato appena uscito dalla caverna le riecheggia costantemente nella testa: “Ti aspetterò”.

Nathan continua a starle vicino, ma nemmeno lui riesce a controllare gli straordinari poteri di Paige, che esplodono senza alcun controllo, nutrendosi delle sue emozioni e facendo emergere costantemente la Cacciatrice che è in lei. 

Egli sa solo che sarà disposto a qualunque cosa per aiutarla. 

Anche Paige ha una sola certezza: darebbe la sua vita per difendere le persone che ama, anche se questo volesse dire proteggerli da se stessa. 

Una nuova minaccia infatti la perseguita: gli spettri. 

Questi dicono di volerle mostrare il “vero”, perché ormai le verità sono troppe e tutti sembrano mentire e nascondere qualcosa che potrebbe essere essenziale. 

L’intera storia che viene tramandata dalla Creazione potrebbe essere un'immensa bugia e i ruoli potrebbero capovolgersi.

La fine potrebbe significare un nuovo inizio.

Fine presentazione

Cosa ne pensate? 


Commenti

  1. Ciao Sharon :) e ciao Deborah :) amando i fantasy questo titolo mi ha colpita fin dall'inizio ,senza contare la copertina che mi ha veramente colpita. La trama è parecchio interessante e originale come non ne ho trovate in giro:)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao a te! Grazie mille per essere passata
      e, soprattutto, grazie infinite per le bellissime parole! :3 Ho cercato tanto di creare una trama che non fosse vista e rivista e spero che sia riuscita nel mio intento ahahah Ancora grazie <3

      Elimina
    2. Figurati secondo me hai centrato in pieno l'obiettivo :)

      Elimina
  2. Io sarò cattiva ma la copertina non mi piace o non mi piace accostatata a questo libro... comunque cosa hanno di originale e diverso questi vampiri? Perchè tra tanti libri di vampiri una persona dovrebbe scegliere proprio il tuo? Cosa offri agli amanti dei vampiri?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma no, quale cattiva, è solo una questione soggettiva, credo sia questo il bello di qualunque forma d'arte: ognuno di noi ci vede quello che vuole, la più sana forma di libertà!
      Credo che la mia particolarità (o, almeno, spero ahahhaha) sia l'aver interpretato tutto in una chiave mitologica (greca soprattutto) e aver incastrato tutto nei miti che hanno fatto la mia adolescenza, dato che sono stata una studentessa di liceo classico ed erano il mio pane quotidiano. Un altro aspetto su cui mi piace insistere è l'introspezione psicologica, la crescita dei miei personaggi, perchè mi ha sempre appassionato qualunque dinamismo della mente umana e mi diverte tanto metterlo nero su bianco. O, come sempre, almeno spero di esserci riuscita <3

      Elimina
    2. La parte psicologica è sempre la più difficile da affrontare.

      Elimina
  3. Anche io ho sempre ricopiato le battute de Il signore degli anelli e anche a me i miei dissero di scrivere qualcosa di mio. E come te trovo che scrivere sia la migliore terapia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Allora abbiamo tantissime cose in comune! Mi fa piacere <3 Scrivere è come essere a casa, non trovi?

      Elimina
    2. È la casa che ti crei da sola.

      Elimina
  4. Posso chiederti perchè questo titolo?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il titolo è spiegato durante i volumi, è come una sorta di costante che poi avrà i suoi perchè. Mi spiace, non dico di più altrimenti mi autospoilero da sola ed è controproducente ahahahah Grazie infinite però per tutte le tue domande e per il tuo interessamento, mi ha fatto molto piacere <3

      Elimina
    2. Fammi solo pensare qualche altra domanda, mica voglio che si noti troppa differenza con tutti gli altri autori passati da qua... tortiro tutti alla stessa maniera.

      Elimina
    3. Ti aspetto allora, sarà un piacere! ahahaha

      Elimina
  5. Come sono nati questi personaggi? Intendo ideati, creati, caratterizzati?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tutto è partito da un sogno, una scena nel corso del primo volume, e poi semplicemente tutto il resto è venuto. La protagonista segna un po' la mia crescita personale, il bagaglio di rabbia e frustrazione che mi portavo dietro e di cui sono riuscita a liberarmi e lui è la persona che l'aiuta a conoscere davvero se stessa, proprio come è successo a me. Tutto il resto poi è venuto da sè!

      Elimina
  6. Do solito domando cosa ci sia di autobiografico in quanto la persona scrive ma avendo già detto che la scrittura è terapeutica mi viene da suppore che autobiografico sia quasi tutto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non tutto, ma abbastanza, diciamo così. Come ho detto anche sopra è metaforicamente il mio viaggio, per quanto sia ancora all'inizio, la crescita che è avvenuta da quando avevo pensato questo libro (ovvero la terza media) a quando poi l'ho effettivamente scritto, l'ultimo anno di liceo. Sono cambiata tanto, nel bene e nel male, certo e questo passaggio l'ho sottolineato in profondità, anche per dare merito alla bambina che aveva iniziato a pensare tutto.

      Elimina
  7. Perchè scegliere di pubblicizzare il libro di mezzo? Non sei solo tu a farlo, lo hanno già fatto altri ma mi domando il motivo che spinga a pubblicizzare la storia proprio nello svolgersi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La tua visione è davvero molto interessante, però secondo me è una scelta necessaria quando la storia è stata pianificata con determinati e scanditi ritmi. Mi spiego meglio: non vedo un inizio nel primo libro e una fine nel terzo, ma la storia è stata concepita con quello svolgersi di eventi, con determinati colpi di scena, scelte difficili, momenti di crescita personale, epifanie personali, che sarebbe stato davvero difficile sintetizzare in due volumi. Quasi a non voler dare loro il giusto spazio e non potevo fare questo ai miei personaggi, a me o a chiunque vorrà leggerlo. Per me è un continuum, quindi ognuno di loro è ugualmente importante ai fini della storia. Grazie infinite per tutte le tue domande, sono state davvero interessanti e mi ha fatto molto piacere. Spero che le mie risposte siano state altrettanto esaustive! <3

      Elimina

Posta un commento

Se commenti per la prima volta, ti consiglio di:
1) accedere all'account con cui vuoi firmarti
2) ricaricare la pagina
3) solo allora inserire il commento.
Se vuoi rimanere aggiornato sulla conversazione via e-mail ti consiglio di mettere la spunta su "inviami notifiche".
Il tuo parere conta, ma non dimenticarti di esprimerlo!

Post popolari in questo blog

Esempio lettera presentazione. Metodo uno e metodo due.

Esempio lettera di presentazione.  Metodo uno e metodo due.  Nell'articolo della scorsa settimana avevo parlato di come scrivere una lettera di presentazione a un editore e dei due metodi che ho sperimentato negli anni. Un lettore mi ha chiesto di mostrare i due esempi in modo concreto e così, senza tanti giri di parole, ecco a voi la prima metodologia con cui scrivere una lettera di presentazione. Lettera di presentazione.  Metodo uno.  Gentile editore, -Come intestatario sarebbe meglio inserire il nome della persona che leggerà il materiale, ma nel caso non si sappia allora un saluto generico va più che bene.-  Mi chiamo Sharon Vescio, sono nata a Milano e ho ventitré anni. Mi interesso da sempre di letteratura e proprio per questo motivo ho aperto un blog dove poter condividere questa passione. Ho pubblicato articoli su riviste come “Il piacere di scrivere”, "Il mio libro" e collaboro con la rivista letteraria “Jolly Roger Magazine” ...

Italo Svevo e Luigi Pirandello a confronto

Italo Svevo e Luigi Pirandello a confronto Questo articolo vuole ricordare due grandi scrittori e mettere a confronto lo stile artistico di un'epoca molto differente dalla nostra.  Giusto perché non sono capace di stare zitta!  Partiamo dal principio: Lo sapete che sono nati con sei anni di differenza?  Svevo: 1861 --- > Una interessante riflessione è il fatto che quest'uomo usò lo pseudonimo per lodare la sua doppia provenienza; da padre tedesco e madre Italiana. Inoltre Svevo fu perseguitato dai critici letterari per la difficoltà con cui padroneggiava la nostra lingua. Pur troppo, proprio così scrisse Italo, per i critici, la sua mancanza non gli impedì di far emergere il suo impareggiabile talento.  Qual è il vero nome di Svevo? Chi lo sa? H...Qualcosa...Mi pare.  Pirandello: 1867 --- > Una curiosità, oltre al fatto che la moglie venne chiusa in manicomio, è che un destino tragico toccò anche al figlio Stefano, imprigi...

17 guida: Descrivere il protagonista di un romanzo con la prima persona

Come scrivere un romanzo e comunicare un messaggio: Diciassettesimo capitolo - Come fare la descrizione del protagonista della storia quando si scrive in prima persona - Ciao a tutti e ben fine settimana. Quest'oggi vorrei darvi un consiglio che ho appreso dopo molti errori commessi, derivanti da un enorme dubbio che credo si ponga qualsiasi scrittore alle prime armi: Come faccio a descrivere il protagonista della storia se sto narrando in prima persona? A questo punto del viaggio dovreste aver già lavorato su questo aspetto e vorrei farvi presente di non usare la tipica scena dello specchio, col tempo mi sono accorta di essere caduta anch'io nel banale, ma bisogna sbagliare per poter imparare. Quando scriviamo in prima persona e iniziamo il racconto, sembra un processo normale e spontaneo far specchiare il protagonista per poter inserire la sua descrizione, ma se volete essere originali, dovete inventarvi qualcos'altro e quindi come uscire d...

Analisi -Oceano Mare- di Alessandro Baricco

Analisi  -Oceano Mare- di Alessandro Baricco Vorrei solo fare una piccola premessa, visto che questo romanzo è diviso in tre parti, andrò ad analizzarlo in sequenza ordinata. Giusto per evitare fraintendimenti e confusione futura. Sin dal primo capitolo la lettura mi ha trasmesso un senso di calma infinita. Come se in quel momento non avessi altro posto dove stare, se non con la faccia in mezzo a quelle pagine.  Nel prologo troviamo un personaggio non definito nell'aspetto, ma ben descritto nell'anima, con una donna che non sembra a primo impatto collegata alla scena in se stessa, ma come se venisse direttamente dal di fuori del libro.  Ho trovato lo stile narrativo e stilistico di Baricco molto particolare. Il suo modo di inserire un discorso diretto rimane confuso in punteggiatura, eppure perfettamente comprensibile per la mente.  Inoltre l'inserimento iniziale della bambina trovo che sia molto suggestivo, proprio per la caratt...