Passa ai contenuti principali

Recensione - A livello del mare - di Rossana Orsi

Recensione - A livello del mare - di Rossana Orsi 

Editore: Rapsodia

Anno edizione: 2017

In commercio dal: 29/05/2017

Pagine: Brossura

EAN: 9788899878207

Biografia autrice - Rossana Orsi - 


Rossana Orsi nasce a Torino nel 1979.

Dal 2011 cura la pagina su Facebbok 'ScritturaSpontanea': l’Oltre su carta, un diario virtuale che ospita brevi componimenti che firma con lo pseudonimo “Cat” come omaggio sia all'amore felino che ad una celebre canzone di Francesco De Gregori (Caterina). 

Ha pubblicato a settembre 2014 la silloge Risonanze Oniriche con la D&M; nel 2016 il racconto 'Lierre' contenuto nella raccolta di autori vari n+1Vite edita da Gemma Edizioni. 

Nello stesso anno ha co-fondato, insieme al compagno, la rivista multitematica mensile 22Pensieri, di cui è anche curatrice. 

Nel 2017 diventa editore di Chance Edizioni, e nel 2018 partecipa alla raccolta Punti Cardinali (collana caleidostorie) con un racconto inedito.

Trama
- A livello del mare -


A livello del mare narra una porzione di vita suddivisa in tre parti che costruiscono, attraverso ricordi dell’infanzia mescolati ad accadimenti presenti, il corpo emotivo della protagonista. 

Arricchito da un forte impatto introspettivo, il percorso interiore trova il suo caposaldo nella figura del mare: nel suo livello la protagonista identifica la misura dei sensi, d’inferiorità, di colpa, di aspettativa, di bisogno, si prospettive. 

Durante momenti di dubbio e di conflitto con i personaggi familiari, lei farà scoperte continue sulla propria identità grazie all’immedesimazione e alla fantasia. 

Alternando inconscio e determinazione, valorizzando i sentimenti e l'intuito, affronterà la paura di mettersi a confronto con il resto del mondo, e di sé.

Mia recensione


Avete mai letto il libro del vostro editore? 

Io l'ho fatto ed è stata una scoperta emozionante, certo non avevo dubbi sulla qualità del testo, ma non credevo di trovarmi di fronte a una vera e propria illuminazione. 

Perché dico questo? 

Leggendo la recensione lo capirete da soli, senza che io debba spiegarvelo brevemente adesso, magari rovinandovi anche la sorpresa dell'ignoto. 

Vorrei anche aggiungere che non è possibile fare una recensione analizzata in modo schematico, perché questa storia è tutto fuorché statica. 

Detto questo posso raccontarvi l'avventura di questa lettura. 

Sin da subito mi sono accorta che c'è qualcosa in queste pagine che tocca corde profonde dell'anima.
Una voce narrante ricca di parole e similitudini, di contrari e vocaboli. 

Uno stile di scrittura fresco, dolce e introspettivo, delicato e feroce come un animale in gabbia che anela alla sua libertà. 

Il primo capitolo ci introduce nella storia vera e propria e con una frase d'effetto comincia il viaggio. 
Le frasi sembrano iniziare dalla fine e continuare a ritroso, come se il soggetto tentasse di scappare dal suo ruolo. 

Una storia che non può essere etichettata da nomi, luoghi o eventi, ma nemmeno da schemi, che parla con l'anima artistica di occhi e orecchie. 

Occhi di chi ha visto e non voleva, ma lo ha ammesso. 

Orecchie di chi ha sentito e ne ha preso atto. 

Una storia che si tocca con mano, sfogliandone le pagine come farebbe un'amica gentile o un'amante passionale. 

La voce narrante ci accompagna lungo il viale di ricordi e ci fa capire ciò che verrà spiegato. 

Ritorno sullo stile di scrittura perché è una poesia narrata e che non può essere dimenticata. 

Indelebile come un pennarello che scrive un nome che non si vuole ricordare, eppure con la consapevolezza che non se ne può fare a meno. 

Per chi si è e chi si è stati. 

Sono rimasta basita, accecata, tramortita, impaurita, disidratata, rinfrescata e infine discostata dalla realtà. 

Le emozioni sono affluite in superficie in un momento poco opportuno oserei dire. 

Stavo leggendo dove non avrei dovuto e il cuore batteva a mille a ritmo con le lancette dell'orologio che voleva ricordarmi che la magia sarebbe svanita. 

Il tempo l'avrebbe interrotta. 

La cosa che più amo della possibilità di leggere infinite storie, è il poter guardare oltre le parole per imparare quello che insegnano.  

Lo stile di Rossana mi ha stregata come un incanto recitato a voce alta e l'ho anche un po' invidiata per questo suo dono. 

“ Perché Caterina lo è.” 

Un dono che nasce dall'anima, ma che va forgiato con lo stile. 

Non sono mai riuscita a girare intorno alle frasi e a giocare con le parole. 

Nero o bianco. Diretta e asimmetrica. 

Con questa storia Rossana mi ha regalato la possibilità di arricchire il mio stile e di migliorare.

Cerco di provarci anche in queste righe, mi sto mettendo alla prova, mi misuro come se avessi in mano un righello, ma non sapessi a quale numero associarmi. 

Provo a modificare e a plasmare come un foglio accartocciato per poi essere disteso con mille righe di cattiverie e noncuranza. 

Ci riesco? 

Non lo so. 

Non mi capitava da tempo di leggere un libro che mi illuminasse. 

Mi ha innalzata e trasportata verso una nuova conoscenza. 

Leggere ormai è divenuta un'abitudine.

Leggo frasi sui muri, il labiale, i pensieri altrui, le carte, gli scontrini, le etichette, le scritte nel mondo, eppure, erano anni che non leggevo con il cuore. 

So che non siete abituati a una simile recensione, di solito cerco di essere obiettiva, per evitare di influenzare con il mio parere, ma in questo caso è impossibile.

Non ci riesco, questo libro mi ha fatta volare.

E per chi l'ha letto sa bene che molte delle parole usate in queste righe sono rubate alle pagine di 
“A livello del mare” e per questo spero non me ne voglia a male Rossana. 

In ogni frase di questo libro c'è una similitudine che descrive la scena, un aggettivo che ne spiega la sostanza e il verbo pare essere tralasciato per non rendere strutturale la frase stessa. 

L'aggettivo che si amalgama, che non può cambiare, ma che tutto mostra senza il verbo a disegnarne i contorni. 

Uno stile che si può definire retorica in metrica? 

Un libro che si lascia leggere in poche ore, si lascia scoprire, comprendere a amare. 

Detto questo mi fermo, mi impongo un arresto ai pensieri, altrimenti potrei continuare a scrivere forse per sempre. 

Ispirazione a mille, come una corrente che folgora il cervello, ne brucia le terminazioni nervose, l'odore che ne scaturisce ricorda la carne bruciata e i capelli hanno un lezzo orribile, eppure un'ispirazione che ne deriva così d'impatto è perché Rossana ha uno stile. 

Lei è una scrittrice. 

Un'amica ormai, che mi ha regalo molto più di quello che mi aspettavo. 

Inoltre, poi mi fermo davvero, chi ha letto questa storia può notare come nelle sue pagine è sia racchiusa la parole d'ordine che ha dato il nome alla raccolta che vede più autori uniti in un unico spirito, tra ricordi e emozioni, noi abbiamo provato a regalarvi qualcosa. 

Ci saremo riusciti? 

Non lo so mai. 

Non ho mai una risposta.

Questo mio vizio di andare a capo e di usare il punto come una fine mi trasportata nelle parole della voce narrante del libro, che ne comprende lo stesso tratto e ne enfatizza una riflessione. 

Forse siamo tutti uguali, più simili di quello che non crediamo. 

È così? 

Fine recensione

Cosa ne pensate di questo romanzo? 

Di questa autrice? Che poi è divenuta lei stessa editore?

Vi posso assicurare che ne vale la pena. 







Commenti

  1. Buongiorno Sharon :) solo leggendo la tua recensione si può capire che questo libro sia tutto al di fuori di ciò che è ordinario.
    Si capisce che ti ha preso a tal punto da renderti difficile seguire un metro per la recensione e questo per me è una bella cosa :) dalla trama si capisce poco, ma è proprio questo che lo rende interessante, almeno ai miei occhi.
    Trovo che ci voglia coraggio per diventare editore e devo dire che ,secondo me Rossana ne ha parecchio .
    Spero di riuscire a leggerlo prima o poi perché sono certa che ne valga la pena :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Giulia, buongiorno a te. 😊
      In effetti di libri emergenti che ho letto, questo è l'unico che mi ha trasmesso delle emozioni e sensazioni forti e veritiere.
      Ti consiglio di leggerlo appena puoi, perché è una storia che ha molto da insegnare e Rossana è un editore veramente brava e capace come scrittrice. 😊

      Elimina

Posta un commento

Se commenti per la prima volta, ti consiglio di:
1) accedere all'account con cui vuoi firmarti
2) ricaricare la pagina
3) solo allora inserire il commento.
Se vuoi rimanere aggiornato sulla conversazione via e-mail ti consiglio di mettere la spunta su "inviami notifiche".
Il tuo parere conta, ma non dimenticarti di esprimerlo!

Post popolari in questo blog

Analisi del racconto " Il cuore rivelatore " di Edgar Allan Poe

Analisi del racconto " Il cuore rivelatore " di Edgar Allan Poe La storia viene raccontata dal punto di vista del narratore di cui non viene specificata l'età, o il nome, le caratteristiche fisiche e nemmeno viene narrato il suo passato, praticamente non sappiamo nulla di questo personaggio o la sua collocazione spaziale e temporale, il protagonista si rivela in rapporto a un'unica attività, condotta in solitudine e in isolamento. Ciò che ho potuto constatare di quest'uomo sono le sue condizioni psicologiche e caratteriali nei momenti salienti del racconto: - Durante il resoconto: Trepida attesa ed ossessionato dall'occhio del vecchio, - Nell'attesa notturna: Ossessionato e irrequieto nel preparare l'omicidio, - Nel momento dell'omicidio: Distaccato e sollevato di aver posto fine al suo unico obbiettivo, - All'arrivo della polizia: Fiducioso e senza nulla da nascondere, - Nei momenti che precedono la confess

Analisi del racconto " Il gatto nero " di Edgar Allan Poe

Analisi del racconto " Il gatto nero " di Edgar Allan Poe " Per il racconto più straordinario, e al medesimo tempo più comune, che sto per narrare, non aspetto né pretendo di essere creduto. Sarei davvero pazzo a pretendere che si presti fede a un fatto a cui persino i miei sensi respingono la loro stessa testimonianza. Eppure pazzo non sono, e certamente non vaneggio. Ma domani morirò, e oggi voglio scaricare la mia anima. " Edgar Allan Poe ci propone questo sensazionale racconto con un esordio sorprendente retrospettivo. La storia è scandita in due segmenti ben differenziali, il racconto sembra ripetere due itinerari simili: dalla felice o quantomeno appagante presenza del gatto alla caduta morale.  Due atti delittuosi segnano la fine dei due segmenti e aprono rispettivamente alla perdita economica conseguente all'incendio dell'abitazione del protagonista e alla sua condanna a morte. Una serie di doppi affiorano nel racconto e con

10 guida: Le macro sequenze e le micro sequenze in un romanzo

Come scrivere un romanzo e comunicare un messaggio: Decimo capitolo - Usare le macro sequenze e micro sequenze per scrivere con ordine e logica -  Ciao a tutti, come è andata la lotta contro lo sconforto? Questa settimana lavoreremo molto sull'azione del retroscena di un romanzo e visto che avete avuto del tempo per pensare e chiarirvi le idee su quello che davvero volete concludere con la scrittura, quest'oggi possiamo affrontare un tema che si collega alla penultima lezione, che trattava la spiegazione delle sequenze.  Una sequenza può essere anche definita macro sequenza e poi divisa a sua volta in una micro sequenza; servono ad avere una visione più ampia dell'intera idea della storia. In breve: le seconde, trattano un evento principale del segmento narrativo in maniera più blanda, ad esempio azioni secondarie; mentre la prima, che potrebbe definirsi anche una semplice sequenza, deve incentrare la narrazione sugli avvenimenti più importanti.