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Vincenzo Romano - Mezzosangue -


Rubrica settimanale degli scrittori 

Siete pronti per conoscere il nuovo autore e la sua opera? 

Biografia autore
- Vincenzo Romano - 


Alla domanda “chi sei?” mi piacerebbe rispondere: sono un bardo.

La figura del bardo racchiude un paio di caratteristiche importanti: mi piace raccontare storie e mi piace viaggiare, riesco a sentirmi "a casa" anche lontano da casa mia.

Sono nato a Benevento 37 anni fa, attualmente vivo a Pozzuoli, fino al matrimonio (2010) ho però abitato a Napoli, dove ho studiato fino alla laurea. 

Dopo un anno di lavoro all'estero (USA) sono rientrato in Italia dove ho trovato lavoro presso una azienda.

Sono una persona fortunata e consapevole di esserlo. Cerco sempre di guardare il mondo con l'entusiasmo dei bambini e avere 3 figli piccoli mi aiuta tantissimo a farlo. 

A modo mio sono un Mezzosangue anche io. Nato a Benevento per caso, vissuto a Napoli e poi a Pozzuoli, amo molto il perpetuo e caotico moto del mare, ma anche la maestosa immobilità delle montagne. 

Assorbo energia dal caos ma esprimo la mia dimensione creativa nel silenzio e nell'ordine. 

Ho fatto studi tecnici e per passione scrivo storie di avventura.

Trama- Mezzosangue - 


Kai, da cacciatore, è diventato preda. La sua ricerca si è trasformata in una fuga disperata. 

Un misterioso assassino lo tormenta da settimane con agguati continui, limitandosi a ferirlo e scappare. Il bosco nelle vicinanze di un piccolo villaggio sembra essere il luogo scelto dal suo persecutore per concludere quel gioco crudele. Kai cade, attende il colpo di grazia.

Narog è un giovane mezz'orco. Vive con il suo patrigno nel piccolo villaggio di Shealgair, dove solo in pochi conoscono il suo segreto. Un giorno, mentre è a caccia nella foresta che circonda il villaggio, si imbatte in uno scontro mortale. 

Con coraggio e molta fortuna riesce a salvare la vita al ragazzo che giace ferito nella neve.
È l’inizio di un viaggio straordinario: aiutando Kai, Narog ha messo in pericolo se stesso ed il suo villaggio. Il mezz'orco decide di partire per proteggere il suo mondo. 

Prima di lasciare la sua casa riceve la sua eredità. Un’ascia da battaglia e alcuni frammenti di uno strano cristallo. Le pietre sono il tramite per accedere ad un antico e misterioso potere, la cui sorte è legata ad un oracolo tramandato da secoli. L’ascia è l’unico legame con il suo passato. 

Il mezz'orco scoprirà un mondo di cui ignorava le meraviglie, imparerà a ristabilire il legame tra i frammenti e la magia arcana e si confronterà con se stesso, prima ancora che con i suoi avversari.

Kai continua a seguire le tracce lasciate da chi, tanto tempo prima, lo ha sfidato a superare un’ultima prova. Durante il cammino i due dovranno guardarsi dalla minaccia dei Cacciatori. 

I due raggiungeranno Zaleb, città dei cavalieri del cielo, poi Grehaven, movimentato porto sul golfo di Quan. Viaggeranno attraverso il Piccolo Mare e il misterioso Bosco dei Mille Sentieri. 

Giunti alla Città Verde, Kai troverà ciò che inseguiva da anni, Narog scoprirà le sue origini e inizierà il viaggio alla scoperta del suo destino.

Fine presentazione!

Cosa ne pensate? 

Mi sembra una storia alquanto particolare, non trovate?

Commenti

  1. Ciao Sharon :) ciao Vincenzo :) devo dire che come storia sembra parecchio particolare, non ho mai trovato nessuno che racconti di un mezz'orco e proprio per questo lo trovo molto originale, anche la trama prende molto e ti viene voglia di leggere per scoprire cosa succede :)

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    1. Ciao Giulia e grazie!
      La scelta di un personaggio un po' atipico è voluta. Ho cercato di usare il Fantasy come strumento per raccontare qualcosa che vedo molto attuale, e la figura del mezzosangue era perfetta per lo scopo.
      Anche altri stereotipi del Fantasy classico sono stati (almeno nelle mie intenzioni) un po' reinterpretati, in modo da adattarli alla funzione che avevo in mente :)

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  2. Inziamo subito col dare la notizia che l'ebook è in offerta a 99centesimi, questa è l'occasione giusta per mettere sul proprio reader un romanzo da leggere. Io sono ancora all'inizio ma parlando con Vincenzo in privato c'è molto altro in questa avventura, avventura che vale la pena di prendersi tempo di vivere. Vuoi accenare qualcosa anche agli altri?

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    Risposte
    1. Ci sono gli ingredienti del Fantasy classico, ma sotto il viaggio dei due protagonisti c'è qualcosa di più. Difficile parlarne senza rivelare nulla; quello che posso dire è che il viaggio non è solo quello geografico, e che il finale riserva una sorpresa che ha spiazzato molti lettori (non sbirciate mi raccomando).

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  3. Come hai scelto i nomi per i tuoi personaggi e per il tuo mondo?

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    1. Kai è arrivato da sè, forse l'ho sentito da qualche parte, ma quando ho definito i tratti essenziali del personaggio il nome gli si è appiccicato addosso e gli stava benissimo.
      Narog è stato un po' più "pensato", il suono della R e della G mi piacevano. Volevo un nome breve, massimo di sei lettere. Ho cercato di immaginare quale nome potesse aver scelto Hogar per quel bambino e pian piano ha prevalso Narog.

      Per gli altri nomi mi ispiro a varie fonti, dai luoghi geografici a generatori random di nomi.
      Quelli dei personaggi principali però devono avere un senso, qualcosa che li leghi alla persona che li porta.

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  4. Come hai costruito il mondo? Ti sei aiutato per creare le mappe con i generstori o hai fatto tutto da solo?

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    1. La mappa è stata creata inizialmente con lo scopo di mettere un mondo credibile sotto i piedi dei personaggi. Era quindi una mappa molto essenziale e scarna.
      Prima della pubblicazione con l'aiuto di un bravissimo grafico la mia cartina è diventata veramente la porta di accesso a un mondo nuovo!

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  5. Come è nata l'idea per questa storia?

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    Risposte
    1. L'idea è nata dai due protagonisti, mettere assieme un mezz'elfo e un mezz'orco costituiva una sfida narrativa molto ghiotta dal punto di vista creativo.
      È una storia ambientata in un mondo fantastico, che però racconta qualcosa di estremamente reale e attuale nel nostro mondo.
      La trama è nata come autoconclusiva, ma decine di lettori (forse centinaia, ma ho paura a dirlo) mi hanno chiesto di proseguire la narrazione con un seguito.

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    2. Basta non posso spoilerarmi la storia da sola. Effettivamente nella testa di tutti mezz'elfo e mezz'orco dovrebbero combattersi e non cooperare. Mi ha attirato proprio il fatto che un mezz'orco venisse usato come protagonista di una storia fantasy e non capivo come potesse stare in piedi.

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  6. Risposte
    1. Come autore sono decisamente alle prime armi, quindi per dare forma a ciascuno dei personaggi ho attinto a due fonti vicine a me: una sono le persone che mi stanno attorno, l'altra sono io stesso. Per tratteggiare i malvagi ho dovuto esplorare il mio "lato oscuro", è stato un esercizio molto interessante, anche su se stessi non si finisce mai di imparare.

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  7. Non posso chiederti se ti senti scrittore perchè hai già detto che sei un bardo e credo che questo valga molto di più.

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    Risposte
    1. A me piace raccontare storie, dopo averne pubblicata una mi è venuta voglia di imparare a farlo sempre meglio, in modo da offrire qualcosa che porti il lettore in un altro mondo e gli lasci qualcosa dentro quando ne esce.
      Facile a dirsi, ma bellissimo provare a riuscirci :)

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  8. Volevo farti i miei complimenti perchè non hai ancora deluso le mie aspettattive.

    RispondiElimina
  9. Se non fa spoiler per me e gli altri dici che Hogar è il patrigno di Narog, ed avaendo dovuto scegliere un nome vuol dire che lo abbia preso con sè fin da piccolo, come mai?

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    Risposte
    1. Lo ha trovato fuori dalla porta di casa, ma non ha trovato solo il piccolo...
      non posso proprio dire altro perchè vi rovino la sorpresa

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