Passa ai contenuti principali

3 guida: Prospettiva in cui scrivere il romanzo


Come scrivere un romanzo e comunicare un messaggio:
Terzo capitolo
- Modalità in cui narrare la storia: prima, seconda, terza persona limitata soggettiva o oggettiva -


Ciao a tutti, si ricomincia la settimana e di conseguenza la guida, quindi quest'oggi andremo ad affrontare la modalità migliore in cui narrare la storia, ad esempio: in prima, seconda, terza persona limitata soggettiva o oggettiva.

Vi faccio subito un piccolo ripasso sulla differenza che esiste e che avevo già trattato in un diverso post qualche mese addietro.

La prima persona è sicuramente la più usata, ma anche la più difficile perché parlare attraverso gli occhi del protagonista e quindi spiegare le sue emozioni o sensazioni, non è cosa da poco.
Dovete immedesimarvi nel personaggio e renderlo vostro, dovete creare una situazione psicologica in cui voi diventate proprio quella persona, ma nonostante le difficoltà, credo sia molto più personale e diretta, crea un legame col lettore che lo trasporta direttamente nel tuo modo di pensare.

La seconda persona invece risulta un po' più particolare da usare, sinceramente non la trovo adatta a scrittori alle prime armi, anzi la sconsiglio vivamente per un semplice motivo: il lettore si sente obbligato a guardare attraverso gli occhi del protagonista.

Capisco che possa sembrare un po' controverso, eppure, a differenza della prima persona in cui siamo noi a guardare il mondo con i suoi occhi  e a trasportare il lettore insieme e noi attraverso pagine e pagine di fantasia, nella seconda invece è proprio il contrario, sarà il lettore a dover usare la vista interiore per connettersi con il personaggio e quindi capirete che non è affatto facile scrivere in questa maniera, non all'inizio almeno, poi sicuramente con l'esperienza e gli anni tutto potrebbe essere possibile.

La terza persona limitata soggettiva ricorda molto la prima persona e la storia viene raccontata sempre dal protagonista, quindi il mondo lo si osserva coi suoi occhi, tuttavia lo sguardo non corrisponde perfettamente, l'occhio narrativo è posto alle sue spalle.

Poiché la storia è narrata come se fosse osservata, si descrive il mondo, ma solo attraverso ciò che gli occhi del protagonista vedono, non si conosco i pensieri degli altri personaggi, non si conosce la storia, ma solo quella porzione che il protagonista sa e quindi la storia la si scopre ma mano che viene raccontata.

La terza persona limitata oggettiva racconta solo quello che sta succedendo senza filtrarlo con la personalità del protagonista.

Essendo un narratore onnisciente conosce i pensieri dei personaggi e di tutti gli eventi, passati e futuri, anche quelli di cui nessun personaggio è al corrente.

Può offrire inoltre giudizi e opinioni sul comportamento dei personaggi.

Adesso che siete a conoscenza di questa basilare "lezione", spetta a voi decidere come cimentarvi in questa avventura.

Se avete delle domande al riguardo, oppure avete bisogno di un ulteriore chiarimento, sono a vostra disposizione.

PS: Sicuramente avrete provato a scrivere qualcosa, in quale persona l'avete fatto?

Esercizio:

Quale persona utilizzate per narrare e perché?

Avete mai provato ad usare un'altra prospettiva?

A presto, come sempre la vostra Sharon.

Commenti

Post popolari in questo blog

Esempio lettera presentazione. Metodo uno e metodo due.

Esempio lettera di presentazione.  Metodo uno e metodo due.  Nell'articolo della scorsa settimana avevo parlato di come scrivere una lettera di presentazione a un editore e dei due metodi che ho sperimentato negli anni. Un lettore mi ha chiesto di mostrare i due esempi in modo concreto e così, senza tanti giri di parole, ecco a voi la prima metodologia con cui scrivere una lettera di presentazione. Lettera di presentazione.  Metodo uno.  Gentile editore, -Come intestatario sarebbe meglio inserire il nome della persona che leggerà il materiale, ma nel caso non si sappia allora un saluto generico va più che bene.-  Mi chiamo Sharon Vescio, sono nata a Milano e ho ventitré anni. Mi interesso da sempre di letteratura e proprio per questo motivo ho aperto un blog dove poter condividere questa passione. Ho pubblicato articoli su riviste come “Il piacere di scrivere”, "Il mio libro" e collaboro con la rivista letteraria “Jolly Roger Magazine” ...

17 guida: Descrivere il protagonista di un romanzo con la prima persona

Come scrivere un romanzo e comunicare un messaggio: Diciassettesimo capitolo - Come fare la descrizione del protagonista della storia quando si scrive in prima persona - Ciao a tutti e ben fine settimana. Quest'oggi vorrei darvi un consiglio che ho appreso dopo molti errori commessi, derivanti da un enorme dubbio che credo si ponga qualsiasi scrittore alle prime armi: Come faccio a descrivere il protagonista della storia se sto narrando in prima persona? A questo punto del viaggio dovreste aver già lavorato su questo aspetto e vorrei farvi presente di non usare la tipica scena dello specchio, col tempo mi sono accorta di essere caduta anch'io nel banale, ma bisogna sbagliare per poter imparare. Quando scriviamo in prima persona e iniziamo il racconto, sembra un processo normale e spontaneo far specchiare il protagonista per poter inserire la sua descrizione, ma se volete essere originali, dovete inventarvi qualcos'altro e quindi come uscire d...

Italo Svevo e Luigi Pirandello a confronto

Italo Svevo e Luigi Pirandello a confronto Questo articolo vuole ricordare due grandi scrittori e mettere a confronto lo stile artistico di un'epoca molto differente dalla nostra.  Giusto perché non sono capace di stare zitta!  Partiamo dal principio: Lo sapete che sono nati con sei anni di differenza?  Svevo: 1861 --- > Una interessante riflessione è il fatto che quest'uomo usò lo pseudonimo per lodare la sua doppia provenienza; da padre tedesco e madre Italiana. Inoltre Svevo fu perseguitato dai critici letterari per la difficoltà con cui padroneggiava la nostra lingua. Pur troppo, proprio così scrisse Italo, per i critici, la sua mancanza non gli impedì di far emergere il suo impareggiabile talento.  Qual è il vero nome di Svevo? Chi lo sa? H...Qualcosa...Mi pare.  Pirandello: 1867 --- > Una curiosità, oltre al fatto che la moglie venne chiusa in manicomio, è che un destino tragico toccò anche al figlio Stefano, imprigi...

Analisi -Oceano Mare- di Alessandro Baricco

Analisi  -Oceano Mare- di Alessandro Baricco Vorrei solo fare una piccola premessa, visto che questo romanzo è diviso in tre parti, andrò ad analizzarlo in sequenza ordinata. Giusto per evitare fraintendimenti e confusione futura. Sin dal primo capitolo la lettura mi ha trasmesso un senso di calma infinita. Come se in quel momento non avessi altro posto dove stare, se non con la faccia in mezzo a quelle pagine.  Nel prologo troviamo un personaggio non definito nell'aspetto, ma ben descritto nell'anima, con una donna che non sembra a primo impatto collegata alla scena in se stessa, ma come se venisse direttamente dal di fuori del libro.  Ho trovato lo stile narrativo e stilistico di Baricco molto particolare. Il suo modo di inserire un discorso diretto rimane confuso in punteggiatura, eppure perfettamente comprensibile per la mente.  Inoltre l'inserimento iniziale della bambina trovo che sia molto suggestivo, proprio per la caratt...