Analisi del racconto " Il barilozzo di Amontillado "
di Edgar Allan Poe
Il racconto chiarisce subito di come il protagonista sia indignato dalle mille offese subite da parte di un uomo di nome Fortunato, decide quindi in completa autonomia di ideare un piano di vendetta che gli consenta l'impunità.
Il signor Montresor crede di intraprendere un " Processo di miglioramento " decidendo di eliminare il signor Fortunato, il quale gli ha causato il danno morale.
Per raggiungere lo scopo Montresor intraprende una strategia ostile infliggendo all'avversario un tale danno da metterlo nell'incapacità d'ostacolare le sue iniziative.
La trappola consiste nel " prendere " il signor Fortunato in un luogo, in un momento e con delle condizioni fisiche e psicologiche da non permettere all'uomo di reagire.
La cantina di Montresor fa da scenario a una vendetta epica e l'unico motivo per cui Fortunato la segue nei meandri di questo luogo, è solo perché Montresor lo seduce con la promessa di un vino a cui Fortunato non più rinunciare e quindi inconsapevolmente si reca alla sua stessa morte.
La trappola si attua in una fase attenuante; L'inganno che si fonda su due operazioni combinate:
La simulazione da parte di Montresor di fingersi amico di Fortunato.
Una dissimulazione perché Montresor nasconde all'avversario il vero motivo della discesa nelle cantine.
Alla fine Fortunato cade in trappola e si ritrova murato vivo e impossibilitato a fuggire per colpa dell'ubriachezza che annebbia il suo cervello.
Voi cosa ne pensate?
Avreste davvero seguito un uomo nelle sue cantine, tra l'altro che disprezzate e prendete sempre in giro?
Forse il signor Fortunato è stato troppo ingenuo!
A presto, come sempre la vostra Sharon.
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