Passa ai contenuti principali

Narrare con arte: Gli elementi base di un racconto: Il tempo, lo spazio e il ruolo del narratore


Narrare con arte  

Gli elementi base di un racconto:
il tempo, lo spazio e il ruolo del narratore


Il tempo nella narrazione:

La narrazione solitamente si muove attraverso una successione del prima e dopo.
La storia che l’autore ha in mente si muove attraverso una temporalità, che però non necessariamente rispetta l’ordine cronologico dei fatti.
L’autore può decidere nella sua storia le diverse dislocazioni temporali, per esempio anticipare o ritardare la narrazione dei fatti per creare effetti di aspettative su ciò che dovrà accadere.
L’arco di tempo in cui si sviluppa la narrazione si chiama durata.
Ci sono due tipi di durata: €

- La durata nel tempo della fabula: Corrisponde al tempo reale; €

- La durata nella narrazione: Varia in base alle esigenze di colui che narra.

Le azioni quotidiane durano un certo periodo di tempo.
O anche, potremmo raccontare i fatti in modo dettagliato e riempire pagine intere.
Per leggere le due righe della forma sintetica oppure i fatti raccontati in modo dettagliato occorre un certo tempo, che si chiama tempo del racconto.
Il tempo, invece, realmente trascorso nella porzione di vita raccontata, si chiama tempo della storia.

Tempo della storia e tempo del racconto:

Non sempre il tempo della storia coincide con quello del racconto, perché vivere una vicenda non è come raccontarla.
Il narratore, in relazione al rapporto tra la durata nella realtà e la durata nella narrazione ha diverse possibilità di espedienti narrativi: il sommario, la pausa, la scena e l'ellissi.

Sommario:

Questo elemento lo si può avere quando si accelera il ritmo del racconto, ma non quello della storia.
Può sintetizzare in poche pagine o addirittura in poche righe gli avvenimenti di giorni, mesi o anche anni e costituisce lo sfondo su cui emergono le scene dialogate.

Pausa:

Serve ad aprire spazi nella narrazione, come descrizioni o interventi del narratore che commenta, esprime giudizi su quanto sta raccontando.
Nella pausa, il tempo della storia si ferma, mentre nel tempo del racconto l’autore si sofferma a descrivere minutamente stati d’animo, situazioni interiori che in realtà durano un attimo, ma occupano molto spazio nella narrazione.

Scena:

In questo caso, il tempo della storia e il tempo del racconto corrispondono e il modo più evidente per notarlo è tramite un dialogo o monologo, in cui il tempo impiegato per leggere la pagina scritta e quello necessario per pronunciare le battute coincidono.

Ellissi:

Consiste nell'omettere una parte del racconto, che è lasciata sottintendere o che viene riportata indirettamente in altre parti della narrazione ed il tempo del racconto è uguale a zero.
Analessi (o retrospezione) e Prolessi (o anticipazione):
L’analessi consiste nella rievocazione da parte del narratore di eventi accaduti in un tempo antecedente al presente del racconto, e che quindi introducono una discontinuità cronologica nella narrazione.

L’analessi è assai frequente in narrativa e può avvenire in qualsiasi momento della narrazione.
La durata della storia può essere più o meno ampia e così pure la distanza temporale.
La prolessi si ha, invece, quando vengono anticipati eventi che accadranno dopo il momento presente della storia. Sinonimo di analessi è il termine flashback.
Il ricorso a queste tecniche consente di creare suspense, o dare al testo maggiore interesse, vivacità, suscitando partecipazione nel lettore.

Anche per oggi abbiamo finito, più avanti parleremo dello spazio nella narrazione.

A presto, come sempre la vostra Sharon.

Commenti

Post popolari in questo blog

17 guida: Descrivere il protagonista di un romanzo con la prima persona

Come scrivere un romanzo e comunicare un messaggio: Diciassettesimo capitolo - Come fare la descrizione del protagonista della storia quando si scrive in prima persona - Ciao a tutti e ben fine settimana. Quest'oggi vorrei darvi un consiglio che ho appreso dopo molti errori commessi, derivanti da un enorme dubbio che credo si ponga qualsiasi scrittore alle prime armi: Come faccio a descrivere il protagonista della storia se sto narrando in prima persona? A questo punto del viaggio dovreste aver già lavorato su questo aspetto e vorrei farvi presente di non usare la tipica scena dello specchio, col tempo mi sono accorta di essere caduta anch'io nel banale, ma bisogna sbagliare per poter imparare. Quando scriviamo in prima persona e iniziamo il racconto, sembra un processo normale e spontaneo far specchiare il protagonista per poter inserire la sua descrizione, ma se volete essere originali, dovete inventarvi qualcos'altro e quindi come uscire d...

Esempio lettera presentazione. Metodo uno e metodo due.

Esempio lettera di presentazione.  Metodo uno e metodo due.  Nell'articolo della scorsa settimana avevo parlato di come scrivere una lettera di presentazione a un editore e dei due metodi che ho sperimentato negli anni. Un lettore mi ha chiesto di mostrare i due esempi in modo concreto e così, senza tanti giri di parole, ecco a voi la prima metodologia con cui scrivere una lettera di presentazione. Lettera di presentazione.  Metodo uno.  Gentile editore, -Come intestatario sarebbe meglio inserire il nome della persona che leggerà il materiale, ma nel caso non si sappia allora un saluto generico va più che bene.-  Mi chiamo Sharon Vescio, sono nata a Milano e ho ventitré anni. Mi interesso da sempre di letteratura e proprio per questo motivo ho aperto un blog dove poter condividere questa passione. Ho pubblicato articoli su riviste come “Il piacere di scrivere”, "Il mio libro" e collaboro con la rivista letteraria “Jolly Roger Magazine” ...

Analisi -Oceano Mare- di Alessandro Baricco

Analisi  -Oceano Mare- di Alessandro Baricco Vorrei solo fare una piccola premessa, visto che questo romanzo è diviso in tre parti, andrò ad analizzarlo in sequenza ordinata. Giusto per evitare fraintendimenti e confusione futura. Sin dal primo capitolo la lettura mi ha trasmesso un senso di calma infinita. Come se in quel momento non avessi altro posto dove stare, se non con la faccia in mezzo a quelle pagine.  Nel prologo troviamo un personaggio non definito nell'aspetto, ma ben descritto nell'anima, con una donna che non sembra a primo impatto collegata alla scena in se stessa, ma come se venisse direttamente dal di fuori del libro.  Ho trovato lo stile narrativo e stilistico di Baricco molto particolare. Il suo modo di inserire un discorso diretto rimane confuso in punteggiatura, eppure perfettamente comprensibile per la mente.  Inoltre l'inserimento iniziale della bambina trovo che sia molto suggestivo, proprio per la caratt...