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Analisi del racconto " Il pozzo e il pendolo " di Edgar Allan Poe

Analisi del racconto " Il pozzo e il pendolo " 
di Edgar Allan Poe


Nella prima parte del racconto, il narratore ci informa in modo preciso del succedersi degli aventi che hanno sancito la sua condanna a morte e che precedono il trasporto nella segreta.
Le condizioni fisiche e psicologiche del protagonista nel corso del processo, si possono definire in taluni modi:

Stanco e rassegnato al suo destino, ma anche, subito dopo la sentenza, incapace di usare appieno le sue facoltà mentali e fisiche; di conseguenza emergono particolari inequivocabili, del tipo:

" Le labbra dei giudici ammantati di nero ".

Durante la discesa nelle segrete, il protagonista altera momenti di incoscienza ad altri di più chiara percezione.
Sicuro fin da subito della meta finale della reclusione, il protagonista prova a stabilire il modo e l'ora dell'esecuzione.

Prova quindi ad orientarsi nell'oscurità usando un pezzo del saio che incastra nel muro e per una mera fortuna evita la trappola del baratro, viene dunque poi legato ad una bassa intelaiatura di legno sotto lo scorrere della " mezzaluna ", la cui oscillazione e discesa aumenta col procedere delle ore.

Il protagonista vive un angoscioso confronto tra l'emergenza  del proprio tempo di condannato e lo scorrere del tempo dalla condanna.
Inoltre l'avanzamento del pendolo viene rallentato degli inquisitori in modo che l'approssimarsi della morte posso essere chiaramente percepita dal protagonista.

Dopo che riesce a liberarsi grazie all'aiuto dei roditori che mangiano le cinghie che lo immobilizzano, si trova di fronte allo restringimento delle pareti che lo spingono verso il baratro; il quale era riuscito ad evitare all'inizio della reclusione.

Alla fine viene salvato dall'esercito francese entrato in Toledo, più precisamente è il braccio del generale Lassalle che lo afferra prima della sua morte.
Non viene spiegato il motivo della condanna, ma forse è connesso al fatto che il protagonista non si sia voluto sottomettere all'abiura e quindi considerato un eretico.

Voi cosa ne pensate di questo racconto?

L'avete mai letto?

Conoscete il grande poeta americano che inventò tutti o quasi i generi della narrativa a consumo, dal racconto poliziesco a quello fantascientifico?

A presto, come sempre la vostra Sharon.

Commenti

  1. Non mi è piaciuto onestamente

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao. Come mai? Non ti piace il genere o il modo in cui è scritto il racconto? ☺️

      Elimina
  2. È semplicemente meraviglioso, è il classico esempio che fin che abbiamo vita dobbiamo avere speranza, e che quando sembra che
    tutto perduto, ritorna la luce....

    RispondiElimina

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