Passa ai contenuti principali

Come creare personaggi realistici


Come creare personaggi realistici


Il titolo stesso vi dovrebbe dare un'idea dell'argomento di cui vi parlerò quest'oggi.
Abbiamo iniziato il percorso parlando di come riuscire a trovare l'idea per una storia, di come creare un mondo immaginario e quale persona sia meglio adottare per scrivere tra la la prima, seconda e terza ed ora andiamo avanti concentrandoci sul modo di strutturare i personaggi.

Avere nella mente delle persone reali e volerle trasportare su carta non è consigliabile, potrebbe mettervi nella classica situazione del: Ora che faccio?

Non potete continuamente seguire la suddetta persona e annottarvi ogni suo spostamento o abitudine e non c'è modo più facile per complicarvi la vita, quindi vi consiglio di inventarvi un vostro personaggio, certo potete anche prendere spunto da un vostro amico/a, ma tutto qui, niente di più e niente di meno, dovete imparare a rendere il protagonista della vostra storia una persona in carne ed ossa.
Prendete un foglio e una biro, annotatevi per iniziare le caratteristiche fisiche tipo:

- Forma del viso: ovale, rotondo, a punta, squadrato, appuntito

- Colore della carnagione: olivastra, scura, chiara, bianca come una tovaglia

- Forma degli occhi e il loro colore: piccoli e sottili, grandi e rotondi, castani ambrati, marrone cioccolato, verdi smeraldo, azzurri oceano, blu notte, neri carbone

- La lunghezza dei capelli e il colore: corti, lunghi, sopra le spalle, a caschetto e poi il colore castano chiaro, castano scuro, biondo cenere, biondo rame, biondo luce, bianchi, mogano, magenta, neri

- Le labbra, non sottovalutate mai questo particolare, a forma di cuore, allungate, carnose, sottili, il labbro inferiore leggermente all'infuori rispetto al superiore

- Forma fisica: slanciata, tarchiata, bassa, alta, magra, grassa, rotondetta, ben proporzionata, curve al posto giusto, sedere piatto, sedere all'infuori, seno prosperoso, seno piccolo

Questi sono alcuni esempi su come potete sbizzarrirvi con una descrizione fisica, ma anche quella caratteriale ed emotiva è molto importante, forse anche più della prima.
Attraverso un movimento di abitudine oppure mediante un'espressione di sconfinata rassegnazione, si può far capire molto meglio al lettore di chi stiamo parlando e in maniera molto più profonda.
Vi faccio un piccolo elenco per aiutarvi con diversi esempi di carattere:

- Gioioso
- Propenso alla felicità
- Indirizzato verso l'auto - distruzione o la depressione
- Giocoso
- Spensierato
- Noioso
- Brusco
- Altezzoso
- Sincero
- Sicuro di se

E potrei continuare ancora per molto, ma per non annoiarvi vi inserisco subito un comportamento di abitudine o una faccia che corrisponde in ordine ai caratteri sopra elencati:

- Il suo sorriso irradiava beatitudine e non smetteva di gesticolare con le mani, come se stesse scacciando delle mosche invisibili

- L'angelo della bocca si sollevò andando a gonfiarle lo zigomo proprio sotto l'occhio e con un sorriso del genere non si poteva distogliere lo sguardo e la sua abitudine di sistemarsi la ciocca ribelle di capelli dietro l'orecchio sembrava ancor di più incantare

- In mezzo agli occhi gli si era formato una strana ruga, segno che non ero abituato a ridere spesso, se ne stavo dritto in piedi come se un palo fosse attaccato alla sua schiena

- Le lunghe ciglia sembravano toccarle la pelle della fronte creando un arco che faceva tenerezza e saltellava sul posto come se non riuscisse a stare ferma

- Guardava lontano verso un punto indecifrabile, la pelle del viso era talmente rilassata da creare di profilo una strana immagine e con le mani in grembo sedeva senza una posa adeguata

- Lo sbuffò sembrò provenire da un lamento animale e le sue labbra erano piene di rughette alquante bruttine da vedere, giocherellava con l'estremità dell'orecchio senza fermarsi

- Sbatté la mano sul tavolo facendo rotolare a terra molto matite, sembravano voler scappare dallo sguardo senza espressione alcuna

- Con la schiena dritta non toccava nemmeno lo schienale della sedia e a testa alta sembrava guardare il cielo invece della persona che le stava davanti

- Mi sussurrò all'orecchio una verità che non avrei voluto sapere e potei intravedere una lenta lacrima scorrergli sulla guancia come un pentimento alla sua migliore qualità

- Camminava a passo spedito incurante della persone che si erano voltate a guardalo, scrollava le spalle ad ogni colpo di gambe come a voler cancellare il mondo tranne lui

Questi sono sempre dei piccoli esempi, vorrei aiutarvi a creare il personaggio principale della vostra storia, ma l'ideale sarebbe che per ogni persona non reale, vi dedichiate del tempo a fare una scheda dettagliata di ognuno, così avrete la sicurezza di non scrivere nel capitolo uno che Tizio ha gli occhi blu e nel capitolo sette che ha gli occhi marroni.
Sono dei semplici accorgimenti che personalmente mi hanno aiutata molto ad avere un quadro più generale delle molte storie in cui mi sono cimentata.

Fatemi sapere cosa ne pensate e se avete qualche altro consiglio da condividere.

Come sempre la vostra Sharon.

Commenti

Post popolari in questo blog

Analisi del racconto " Il cuore rivelatore " di Edgar Allan Poe

Analisi del racconto " Il cuore rivelatore " di Edgar Allan Poe La storia viene raccontata dal punto di vista del narratore di cui non viene specificata l'età, o il nome, le caratteristiche fisiche e nemmeno viene narrato il suo passato, praticamente non sappiamo nulla di questo personaggio o la sua collocazione spaziale e temporale, il protagonista si rivela in rapporto a un'unica attività, condotta in solitudine e in isolamento. Ciò che ho potuto constatare di quest'uomo sono le sue condizioni psicologiche e caratteriali nei momenti salienti del racconto: - Durante il resoconto: Trepida attesa ed ossessionato dall'occhio del vecchio, - Nell'attesa notturna: Ossessionato e irrequieto nel preparare l'omicidio, - Nel momento dell'omicidio: Distaccato e sollevato di aver posto fine al suo unico obbiettivo, - All'arrivo della polizia: Fiducioso e senza nulla da nascondere, - Nei momenti che precedono la confess

Analisi del racconto " Il gatto nero " di Edgar Allan Poe

Analisi del racconto " Il gatto nero " di Edgar Allan Poe " Per il racconto più straordinario, e al medesimo tempo più comune, che sto per narrare, non aspetto né pretendo di essere creduto. Sarei davvero pazzo a pretendere che si presti fede a un fatto a cui persino i miei sensi respingono la loro stessa testimonianza. Eppure pazzo non sono, e certamente non vaneggio. Ma domani morirò, e oggi voglio scaricare la mia anima. " Edgar Allan Poe ci propone questo sensazionale racconto con un esordio sorprendente retrospettivo. La storia è scandita in due segmenti ben differenziali, il racconto sembra ripetere due itinerari simili: dalla felice o quantomeno appagante presenza del gatto alla caduta morale.  Due atti delittuosi segnano la fine dei due segmenti e aprono rispettivamente alla perdita economica conseguente all'incendio dell'abitazione del protagonista e alla sua condanna a morte. Una serie di doppi affiorano nel racconto e con

10 guida: Le macro sequenze e le micro sequenze in un romanzo

Come scrivere un romanzo e comunicare un messaggio: Decimo capitolo - Usare le macro sequenze e micro sequenze per scrivere con ordine e logica -  Ciao a tutti, come è andata la lotta contro lo sconforto? Questa settimana lavoreremo molto sull'azione del retroscena di un romanzo e visto che avete avuto del tempo per pensare e chiarirvi le idee su quello che davvero volete concludere con la scrittura, quest'oggi possiamo affrontare un tema che si collega alla penultima lezione, che trattava la spiegazione delle sequenze.  Una sequenza può essere anche definita macro sequenza e poi divisa a sua volta in una micro sequenza; servono ad avere una visione più ampia dell'intera idea della storia. In breve: le seconde, trattano un evento principale del segmento narrativo in maniera più blanda, ad esempio azioni secondarie; mentre la prima, che potrebbe definirsi anche una semplice sequenza, deve incentrare la narrazione sugli avvenimenti più importanti.