Come trovare l'equilibrio tra la storia, il mondo immaginario e i personaggi
Il più della volte si da per scontato il quadro generale dell'insieme di un romanzo, quando lo scrivete, dovete essere come un aquila in volo e poter vedere dall'alto ogni capitolo, ogni passo, ogni svolta fino alla fine.
Se siete al vostro primo scritto, vi consiglio di usare idee semplici che non vi creino problemi eccessivi nell'amalgamare il tutto, partite da un'idea come l'esempio che vi avevo fatto, create il suo ambiente e il personaggio principe; potrebbe sembrarvi difficile, ma in realtà non lo è se scrivete davvero per passione e se invece lo fare per passare il tempo, allora forse questa non è la professione giusta per voi.
Non voglio certo demoralizzare nessuno, ma c'è una bella differenza tra lo scrivere un diario segreto e tra scrivere un romanzo; sono due estremità che non combaciano tra loro.
Fin da bambina ho sempre tenuto un quaderno a portata di mano, appuntavo qualsiasi cosa mi succedesse nella giornata e ancora non avevo idea di quello che avrei potuto creare con delle semplici parole, ma la passione c'era e non potevo farne a meno, stavo male se per caso finivo il foglio e girando pagina trovavo la copertina finale.
Con il passare degli anni, quando per la prima volta ho provato a cimentarmi in un racconto, mi sono sentita dire che gli errori erano molti e che era strano considerando la mia abitudine di annottarmi continuamente pensieri personali.
Ad oggi posso dirvi che ho capito che l'una non c'entra con l'altra, quando si scrive si butta a caso pensieri sulla carta, non c'è un filo logico e nemmeno si sta a pensare di aggiungere virgole o punti negli spazi adeguati, lo si fa e basta, ma quando invece ci sediamo per la prima volta davanti a un pezzo di carta oppure davanti allo schermo del computer e si inizia a scrivere a penna o a battere i tasti della tastiera, abbiamo già in mente l'inizio oppure proviamo con un input, ma c'è un ordine, capite la differenza?
Il tempo da tutte le risposte di cui abbiamo bisogno, una frase che non avevo mai capito appieno e che ora mi ritrovo a fissare con riverenza, ma anche l'esperienza è molto importante, dovere scrivere, scrivere e riscrivere per capire davvero ciò che fa al caso vostro, in quello che siete portati, dove avete delle carenze oppure dove date il meglio di voi.
Per tornare in tema iniziate dalle cose semplici, datevi un ritmo e non fatevi demoralizzare da chi dice che state solo perdendo tempo, perché non hanno capito niente di come vivere la vita, sognare non significa vivere con la testa tra le nuvole, ma significa avere un obbiettivo per cui vivere.
Abbiate fiducia in voi stessi e non permettete a nessuno di portavi via il vostro sogno, ci saranno rinunce da fare e sacrifici che forse non volete fare, ma ascoltate il cuore e vedrete che troverete dentro di voi la forza per affrontate il cammino.
Quest'oggi mi sento particolarmente sentimentale, forse perché ho da poco finito il mio secondo romanzo, o forse perché in realtà non avevo idea di che argomento trattare e sto inventando a caso parole su parole, tanto per scrivere qualcosa.
Se avete qualche consiglio che vi aiuta a trovare l'equilibrio iniziale, sono tutta orecchi.
Vi lascio e a presto, come sempre la vostra Sharon.
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